30 nov – Con la fiducia che Enrico Letta tornerà a chiedere al Parlamento “dovremo stabilire l’agenda per l’anno prossimo, ed è mia intenzione cambiare il registro” per una vera e propria “svolta”.
Intervenendo al congresso dei socialisti a Venezia, il premier ricorda che “il 2013 è cominciato economicamente nella situazione che conosciamo e politicamente nell’impasse totale delle elezioni di febbraio.
Il 2013 l’abbiamo giocato in difesa, ma ci siamo conquistati la possibilità di poter giocare la seconda parte all’attacco”. E dunque “voglio giocare all’attacco sia sulle riforme ecomomiche che su quelle politiche e istituzionali” perchè “abbiamo l’occasione per arrestare dopo tanti anni il declino e ricominciare a crescere, ci sono le condizioni per cui si possa arrestare l’emorragia di posti di lavoro, per cui si possa ripartire sulle riforme istituzionali e politiche”.
Il prossimo anno, secondo Letta, sarà quindi “un anno bello e impegnativo, sarà l’anno della riscossa della buona politica, l’anno in cui il nostro Paese tornerà centrale in Europa con la presidenza della Ue e se saremo a posto con la nostra economia, con i nostri conti e le nostre istituzioni, faremo vedere cosa vuol dire un’Italia leader in Unione Europea”. “Penso – ha concluso il premier – ci siano tutte le condizioni, dipende da noi che il 2014 sia un anno di realizzazioni nell’agenda economica e nell’agenda istituzionale”.