28 nov – L’economia croata, in recessione per il quinto anno consecutivo, potrà vedere una ripresa nei prossimi due o tre anni, dopo il consolidamento delle spese previsto dalla manovra finanziaria per il 2014. Lo ha affermato oggi in parlamento il primo ministro, il socialdemocratico Zoran Milanovic, presentando la Legge di bilancio per l’anno prossimo che prevede un altissimo deficit dei conti pubblici e nuovi indebitamenti all’estero. Ma sembra più una remota speranza che un’effettiva possibilità. Tutti gli indicatori economici lo smentiscono.
”Una forte pressione creditizia insieme a un basso rating della Croazia ha un effetto negativo sull’indebitamento e il deficit raggiungerà il 5 per cento del Pil, ovvero i 2,3 miliardi di euro”, ha spiegato il premier croato, affermando che il peso più difficile nel 2014 è rappresentato dagli interessi sul debito pubblico, che toccherà i 26 miliardi di euro, superando la soglia del 60 per cento.
”Nonostante ciò nei prossimi due o tre anni (2016 – 2018) possiamo ragionevolmente sperare in una ripresa dell’economia, con una crescita annua tra l’1,3 e il 2,5 per cento”, ha aggiunto.
Il governo croato punta su sei misure cruciali per raggiungere questi obbiettavi: un forte ciclo di investimenti pubblici nelle infrastrutture, l’abbattimento delle barriere burocratiche per gli investimenti privati, una politica fiscale senza nuove tasse, aiuti e sovvenzioni dirette dello Stato al settore privato, i fondi europei e una ben organizzata diplomazia economica. Milanovic ha anche confermato che nonostante le insistenze del ministero delle Finanze, per ora il governo rinuncia ad introdurre una tassa sugli immobili o una patrimoniale, che sarà presa in considerazione solo dopo una crescita del Pil.
Il sogno europeo fatto balenare come un futuro di tranquillità e benessere si è dimostarto un incubo dal quale il popolo croato vuole al più presto uscire. L’ultimo sondaggio di novembre indica che il 67,9% della popolazione nutre sentimenti negativi al riguardo della UE.
Fonte: Ansa.
“La Croazia vedra’ una ripresa fra 2 /3 anni”. Le stesse cose che ripetono in Italia.