di Romeo Ricci
28 nov – Mentre in Italia l’opinione pubblica è tutta intenta a commentare la Decadenza o meno di Berlusconi, una notizia che sconvolge lo scenario dell’Europa non viene nemmeno citata da nessuna testata nazionale…
La #Cina ha messo le mani sull’#Europa dell’Est!!!
Ascoltate bene…e riflettete…
Questa settimana una nutrita delegazione Cinese è atterrata a Bucarest ufficialmente per partecipare al Forum Economico e Commerciale Cina – Europa Centrale e dell’Est che si è svolto il 26 Novembre al Palazzo del Parlamento.
Erano presenti a Bucarest rappresentanti di 400 imprese cinesi di svariati settori e una delegazione istituzionale di importanza mondiale:
La figura più importante era Li Keqiang, premier Cinese, accanto a lui erano presenti il ministro delle finanze, del commercio, ecc..
Per i paesi dell’Europa dell’Est erano presenti primi ministri, alte cariche istituzionali e imprenditori provenienti dalla Romania, Bulgaria, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Serbia, Montenegro, Croazia, Bosnia, Estonia, Albania, Lettonia, Lituania e Macedonia.
Se all’inizio un movimento così massiccio per un semplice evento poteva sembrare esagerato, quando sono stati resi pubblici i termini dell’accordo siglato il 27 novembre con la Romania, si capisce bene l’importanza reale dell’evento e di tutta la missione Cinese.
Si tratta di un accordo storico di investimenti in infrastrutture e accordi commerciali con tutta l’Europa dell’Est.
Vediamo nel dettaglio gli accordi con la Romania, gli unici attualmente resi pubblici direttamente dal Premier rumeno Ponta:
1- investimenti Cinesi in Romania pari a 8,5 miliardi di Euro (!!) (dati presi dall’agenzia di stampa rumena mediafax)
Tali investimenti riguardano:
– centrale idrica da 1.000 MW per 1,16 miliardi di euro
– n.2 reattori per centrale nucleare da 1.400 MW per 6 miliardi di Euro a completamento del complesso nucleare di Cernavota, mai completato dopo la morte di Ceausescu.
– nuovo gruppo energetico da 500 MW per 500 milioni di EURO
– altri investimenti in IT e Agricoltura.
2 – accordo Commerciale.
La Cina ha firmato un accordo di acquisto di 1 miliardo di Euro l’anno di prodotti alimentari tra cui carne surgelata, latte e ortofrutta.
Ha inoltre lasciato spazio alla Romania di poter decidere di vendere di più nel caso in cui il paese si riesca a strutturare per un’esportazione ancora più massiccia.
Ricordiamo che alla Romania era stata bloccata in europa l’esportazione di carne di maiale che, invece, per la Cina va più che bene….
E’ chiaro come questo tipo di accordi non ha solo una finalità di investimento o di approvvigionamento di materie prime (pur necessario per sfamare il miliardo di popolazione Cinese). La portata dell’intervento lega la Romania per i prossimi anni sia economicamente che politicamente alla Cina e indebolisce notevolmente le possibilità di influenza dell’unione europea sul paese balcanico. Tanto che il Consiglio d’Europa ha già inviato una raccomandazione alla Romania in merito alla necessità di dover seguire le direttive dell’Unione Europea circa l’accordo con la Cina.
Se aggiungiamo alla Romania gli accordi che si stanno firmando con gli altri 14 pesi dell’Europa dell’est, sembra chiara la spaccatura tra Europa Occidentale, legata agli Stati Uniti d’America e l’Europa Orientale legata alla Cina.
In tutto questo scacchiere è da valutare il ruolo della Russia.
Io non sono un complottista, ma uno scenario di accordi e di interventi così massicci da parte di uno stato in un altro (peggio, in 15) mi spaventa.
L’art. 2359 del nostro codice civile parla del controllo nelle aziende private. In particolare si parla di “controllo di fatto” quando una società si trova sotto l’influenza dominante di un’altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con essa.
Chiaramente gli Stati non sono aziende private, ma comunque per logica ognuno può crearsi una propria opinione.
L’Europa dell’Ovest è sotto l’influenza dominante della Germania (vedere l’influenza dell’economia tedesca nella UE) e degli Stati Uniti (vedere come l’UE ha alzato la voce dopo le intercettazioni telefoniche…”birbanti..non si fa..”)…
L’Europa dell’Est si sta legando alla Cina…
Gli scenari non sono dei più promettenti.
(Immagine: Reuters)