Ecco il ritratto del “Greenpirla”, l’eroe verde che rischia la Siberia

pirla

23 nov È così, il mondo si divide tra eroi e pirla. E tu, Cristian D’Alessandro, 31 anni da Napoli, sei un eroe: in nome della sacrosanta questione ambientale – detto senza la minima ironia – hai assaltato una piattaforma petrolifera della Gazprom, sul Baltico russo, e ti sei fatto arrestare assieme agli amici di Greenpeace.

Due mesi di galera e poi, ai cronisti che ti attendevano all’uscita dal carcere, la tua frase eroica davanti alle telecamere: «Lo rifarei». Bravo, tu puoi, perché sei un eroe, gli altri invece non possono, perché sono dei pirla. Tra questi: l’intera Farnesina coi suoi 64 giorni di pressione ininterrotta sulla Russia, il ministro Emma Bonino con le sue telefonate all’omologo Sergej Lavrov, poi l’ambasciatore a Mosca, il console a San Pietroburgo, la legazione diplomatica che ha anticipato i 45mila euro della tua cauzione, il tuo avvocato, persino tua madre con le sue lettere al capo della diplomazia italiana, infine – quanti pirla, eh? – gli altri dieci scarcerati di Greenpeace che si sono ben guardati da sparare tronfiaggini come le tue, anche perché il processo deve ancora incominciare e il rischio è di beccarsi sette anni di galera: galera russa, perché quella è la Russia, amico eroe, non è la Ue, non è l’Italia, non è Napoli, forse non hai capito.

Il Pianeta rischia di morire e ha bisogno di verdi eroi, tu rischi la Siberia e hai bisogno di grigi pirla. Fagli almeno una telefonata.

di Filippo Facci

7 thoughts on “Ecco il ritratto del “Greenpirla”, l’eroe verde che rischia la Siberia

  1. Chissà che un eroe verde, non riesca a colorare l’ignavia grigia dei presunti pirla.
    Si sa però, davanti alla gratuitå di un gesto d’amore, soprattutto i beneficiari, solitamente benpensanti e tranquilli, non sempre riescono a comprendere ed a leggere in un gesto di eroica ribellione, l’umile insegnamento di chi solo e disarmato bussa alle nostre coscienze. No, noi altri, maggioranza addormentata, non siamo stupidi, ma vecchie volpi inconsapevoli del tempo che passa e dell’oblio che soffoca gli sforzi inutili di chi vive solo per sé stesso.

  2. Ma da chi sono fianziati questi eroi di Greenpeace? Dalla Standard Oil e anche da Rockfeller finanziatore della geoingegneria ( scie chimiche ecc.), ecco perchè i nostri paladini si occupano di quisquilie, mentre quotidianamente veniamo irrorati di sostanze tossiche.

  3. tu lo sai, (saputone sparasentenze) che l’artico è anche tuo? lo sai che il governo italiano (checchè tu ne dica) NON ha fatto un cazzo, per tirare fuori di galera un connazionale ingiustamente detenuto? lo sai che non me ne frega niente del fatto che bannerai il mio commento, ma solo dotto aver letto che (secondo me) tu sei MOLTO più pirla di Christian?? PIRLA! impara a fare il giornalista invece di scrivere quel che ti dicono di scrivere, PIRLA

    1. No, non banniamo il suo commento. Lei è la migliore conferma di quello che è scritto nell’articolo.
      Il tipico ambientalista viziato aggressivo e violento.

    2. Dò ragione a Filippo, è facile fare l’eroe e poi piangere finchè lo stato Italiano paga la cauzione. Io lascerei che la Russia li processasse e se venissero ritenuti colpevoli ( come fosse giusto ) imparerebbero. Sicuramente rischiando il propio culo si guarderebbero bene di rompere le scatole. e poi, che tipo di carburante usano loro per andare a fare certe scorrerie, l’acqua di mare?

      1. assalire una nave cercando di abbordarla con dei rampini come si e’ visto nei video non e’ una protesta pacifica. il ragazzo in questione non e’ un prigioniero politico. ha commesso dei reati al contrario della nave che ha tentato di assalire e per questi reati ha pagato un prezzo e forse ne paghera’ uno ancora piu’ salato. sarebbe meglio per lui che tenesse il profilo un po piu’ basso….con buona pace del signor Caggianelli se non si rispettano le leggi se ne pagano le conseguenze

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