18 nov – Lavori per decenni e quando arrivi alla pensione, se ci arrivi, ti tartassano. Il trattamento fiscale dei pensionati italiani è “pesante e punitivo, sia perché soffre dell’eccesso di prelievo che scaturisce dalla combinazione fra Irpef e addizionali regionale e comunale, sia perché, diversamente da quanto avviene nel resto d’Europa, il carico fiscale sulle pensioni è superiore a quello che grava sui redditi da lavoro dipendente di analogo ammontare”.
E’ quanto emerge da uno studio di Confesercenti che confronta il rapporto tra fisco e pensioni in Europa, e che verrà trattato domani, nel corso dell’Assemblea Fipac Confesercenti. Secondo l’associazione, l’importo delle detrazioni d’imposta riconosciute ai pensionati (1.725 euro al di sotto dei 75 anni e a 1.783 euro oltre 75 anni è inferiore a quello previsto a favore dei redditi da lavoro dipendente (1.840 euro); “nel nostro Paese non vi è traccia dei trattamenti impositivi agevolati che sono riconosciuti nella quasi generalità dei paesi europei, ricorrendo a deduzioni maggiorate e, talora, esentando parzialmente dall’imposta sul reddito l’importo della pensione”.
Per quanto riguarda il confronto con gli altri pensionati d’Europa, se la pensione è pari a 1,5 volte il trattamento minimo, solo il pensionato italiano paga le imposte (che decurtano di oltre il 9% la sua pensione), mentre altrove non si subisce alcun prelievo, a motivo dell’operare di specifici trattamenti agevolativi. Se invece la pensione è pari a tre volte il minimo, sostiene la Confesercenti, il pensionato italiano “è soggetto ad un prelievo doppio rispetto a quello spagnolo, triplo rispetto a quello inglese, quadruplo rispetto a quello francese e, infine, incommensurabilmente superiore a quello tedesco”. In euro significa che si va “dagli oltre 4 mila euro sopportati dal pensionato italiano ai 39 a carico del pensionato tedesco”.
Per l’associazione a pesare inoltre sono i diversi regimi di detrazione d’imposta. “Accade così che il pensionato subisca un maggior prelievo rispetto al dipendente e che tale extra imposta sia più forte tanto più la pensione è bassa: 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo e 131 rispetto alla pensione d’importo inferiore. Succede lo stesso altrove? Assolutamente no; anzi, avviene esattamente il contrario. In tutti i paesi, a parità di reddito, il pensionato paga meno del dipendente, in una misura oscillante fra i -135 euro della Francia e i -2.125 della Germania”.
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