16 nov – ”A dispetto di una certa retorica che vorrebbe il nostro Paese sulla via della ripersa – afferma il segretario confederale Elena Lattuada – ci ritroviamo ancora invischiati in una crisi pesantissima con effetti drammatici sui lavoratori e sul nostro tessuto produttivo”. A questo si aggiunge il mancato rifinanziamento della Cig in deroga. ”E’ sì necessaria una complessiva riforma degli ammortizzatori sociali che li renda effettivamente universali – ammette la sindacalista – ma nell’emergenza non è possibile, come invece sta accadendo ai lavoratori con la cassa in deroga, lasciare centinaia di migliaia di persone alla deriva, senza alcun tipo di sostegno”.
Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga – Su quest’ultimo punto,infatti, Cgil Cisl Uil promuovono un presidio nazionale unitario per martedì 19 novembre (a Roma davanti alla sede del Mef in via XX settembre a partire dalle ore 9) proprio per sollecitare il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Nel dettaglio dall’analisi di Corso d’Italia si rileva inoltre come la cassa integrazione ordinaria (cigo) aumenti a ottobre per un monte ore pari a 33.769.861, per un +6,12% su settembre. Da inizio anno la cigo registra invece 293.283.605 di ore per un +6,04% sui primi dieci mesi del 2012. La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo scorso mese, è stata di 43.971.344, in crescita consistente su ottobre del +22,13%, mentre il dato da inizio 2013, pari a 366.011.839 ore autorizzate, segna un +14,19% sullo stesso periodo dello scorso anno. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato lo scorso mese un drastico calo del -25,60% su settembre per complessive 12.951.585 di ore richieste.
Senza copertura centinaia di migliaia di lavoratori – Da inizio anno sono state autorizzate 220.621.858 di ore di cigd, per un -26,16% sul periodo gennaio-ottobre del 2012. “Questa riduzione della Cigd è l’ennesima conferma di come le complicazioni burocratiche e i mancati finanziamenti stiano lasciano senza copertura alcuna centinaia di migliaia di lavoratori, privandoli così di qualsiasi forma di sostegno al reddito”, segnala il rapporto della Cgil. Nelle regioni del nord si registra il ricorso più alto alla cassa integrazione. Dal rapporto della Cgil emerge che al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate nei primi dieci mesi del 2013 c’è la Lombardia con 215.750.974 ore che corrispondono a 123.710 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 102.194.670 ore di cig autorizzate per 58.598 lavoratori e il Veneto con 92.284.878 ore per 52.916 persone. Nelle regioni del centro prima è il Lazio con 61.264.866 ore che coinvolgono 35.129 lavoratori.
Il settore più in difficoltà sembra la meccanica – Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 50.271.522 ore per 28.825 lavoratori. Il settore più in difficoltà appare la meccanica: sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-ottobre, pesa per 289.101.644, coinvolgendo 165.769 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 117.133.452 ore di cig autorizzate per 67.164 lavoratori coinvolti, subito dopo l’edilizia che registra 103.599.527 ore e 59.403 persone.