BRESCIA, 15 nov – Per la quarta volta l’ufficiale giudiziario ha bussato alla porta di casa sua a Nuvolera. E lui per la quarta volta gli ha spiegato che non ha soldi e che è vittima della morosità incolpevole. Da quando è stato licenziato “per riduzione del personale”, infatti, la piccola azienda metalmeccanica dove aveva lavorato per anni gli deve ancora liquidazione e alcune mensilità di stipendio.
Così da mesi, lui, sua moglie incinta e la loro piccola figlia di tre anni vivono senza luce e gas. In Prefettura non si è arrivati ad un accordo per l’indisponibilità del Comune ad intervenire e quindi lo sfratto resta, al momento, l’unica strada percorribile.
Il picchetto dell’Associazione Diritti per tutti, forte di alcune decine di attivisti, questa mattina ha bloccato l’esecuzione. Ma lo sfratto è stato solo rinviato al prossimo 24 gennaio.
Fra due mesi, quindi, il futuro della famiglia sarà più che mai appeso a un filo. Ancora una volta. (da BresciaToday)
basta guerre deologiche o di etniche diverse……..scagliate la vostra rabbia contro i sistemi burocratici non contro le razze……..l#america come il resto del mondo e invaso da Italiani emigranti……sveglia l’odio e il gioco capitalistico mondiale……….UNIONE DEI POPOLI CONTRO IL SISTEMA MONDIALE!!!!!!!!!!!
mica capisco questi miei “connazionali” che con scarsa intelligenza e dinanzi ad un problema che ha origine da politiche economiche infami…si scagliano contro gli immigrati…cioè ma che ve dice il cervello??? ma i nemici sono gli immigrati? non la banca o le banche che lucrano sulle disgrazie…ma quando aprirete gli occhi ed il cervelllo??? mamma mia…
mi fa piacere scoprire che ci sono anche persone che credono nella solidarietà, per gli attivisti. mentre non è tollerabile che continuino queste situazioni. l’emergenza casa, morosità incolpevole, disoccupazione in Italia sono problemi reali, impellenti e solo nelle poltrone comode della politica non se ne rendono conto…
Io mi domando xche’ chi e’ italiano deve essere preso a pesci in faccia, e gli immigrati aiutati!? Ma non capite che cosi’ facendo formentate il razzismo?, ho volete propio questo? Comunque ci state riuscendo .oramai gli italiani sono alla disperazione, accadranno cose brutte e voi ne sarete responsabili! P.s. siete delle MERDE!
Il COMUNE in cui vivono si vergogni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA GENTE SOTTOOSTA AD INTIMAZIONE DEVE FARE ESPLICITA RICHIESTA DI RIFUSIONE DEL VERSATO,LASCIANDO SOLO GLI INTERESSI MATURATI E NON MATURANDI.ESSENDO CHE,GLI INTERESSI SONO STATI VERSATI CON LE RATE,DEVE ESSERE RITORNATA LA CIFRA VERSATA FINO AL MOMENTO CHE SI E’ DIVENUTI INSOLVENTI,SCEVRA DAGLI INTERESSI.QUELLI RESTANO AL CREDITORE DEL MUTUO.APPLICANDO QUESTA PROCEDURA DI GIUSTIZIA,NESSUNO CHIEDEREBBE SFRATTI PER MOROSITA’,PERCHE’ NON ACQUISIREBBERO L’IMMOBILE SE NON VERSANDO QUANTO VERSATO,FINO AL MOMENTO DAI MUTUATI.
dovrebbe essere sempre cosi’,perche’ coloro che intimano gli sfratti sono coloro che hanno acceso i mutui,dal nulla,sono moneta virtuale,scritta sul computer,ma non data alle persone.Quindi non possono sfrattare,senza ritornare cio’ che e’ stato pagato fino ad allora.Devono trattenere solo gli interessi.Ma nessuno fa questa richiesta a fronte della intimazione di sfratto,perche’ ignorano i loro diritti!!!
Sono solidale con i cittadini che si sono opposti a questa carognata, agli Immgrati gli pagate circa 40 euro al giorno e un cittadino che ha lavorato e pagato tasse e contributi ecco il risultato! Al sindaco chiederei che colpe ha questo operaio o per meglio dire questa famiglia? ha colpe perchè licenziato?
Anche con la mia solidarietà non ve ne fate nulla ho voluto esprimere il mio dispiacere per questa famiglia, mi dispiace di essere distante molti chilometri da voi.
signori politici aiutiamo ai nostri connazionali prima ….e ‘poi gli emigrati…..
Ma il sindaco non può fare da tramite con Aler,
Se fosse una famiglia di emigrati, il sindaco e I suoi assessor sarebbero precipitate per aiutare e risovere il problema con la scusa di antirazzismo e diritti europei digli emigrati specialmente se si trattasse di nordafricani muslumani.
Signor sindaco lei non e’ un uomo civile punto e basta. Doveva trovare una soluzione per questa famiglia come la avrebbe trovata per gli emigrati.
rimandare senza cercare una soluzione definitive e’ solo una ipocrisia.
Concordo pienamente! Smettiamola di dimenticarci dei nostri concittadini italiani.
Giustissimo stiamo diventando un paese di extra !! Extracomunitari ! Tra poco ci sara negato il voto per quel poco che serve !
ancora con gli emigrati ve la prendete… 🙁
sono d’accordo sul 2° punto: “Signor sindaco lei non e’ un uomo civile punto e basta”
gli emigrati nn c’entrano niente in questo caso
Come non c’entrano niente SERADO per loro ci sono le villette gratis con ogni confort compreso non pagano niente io che sono invalido del lavoro ,dopo una vita ,devo pagarmi tutto anche una aspirina e giusto questo ?noi abbiamo e dobbiamo lavorare pagare tasse salate per loro ,hai una idea di quanto si spende per i barconi ,adesso addirittura una delle migliori nostre navi ,trasformata in ospedale ,facciamoci un po un’esame di coscienza.allora essere Italiano oggi non sei piu niente ,
Signore Jord!
Il problema non sono gli emigrati. Il problema di questa familglia è il problema di tante famiglie italiane e non. La guerra fra poveri non giova e non da soluzioni. Il sindaco dovrebbe muoversi Certo! ma, serve anche il buon senzo di chi a affittato quella casa y buon senzo dei giudici che emettono sentenze ascetiche senza tenere conto del problema sociale che origina, non la piccola azienda metalmecanica che licenzia il suo operaio bensi il sistama economico imperante neo liberista che crea le disigualienze sociali…..Sparare al emigrato è troppo facile!
certo. avrebbero avuto la casa popolare, il sussidio e magari anche un posto di lavoro. Eh, Povera Italia che fine……………….