Diffamazione, Grasso: non piu carcere. (Vi chiuderemo la bocca con le sanzioni)

grasso15 nov – Alcuni elementi di novita’ introdotti dal ddl sulla diffamazione giunto a Palazzo Madama dalla Camera e ”primo fra tutti l‘abolizione del carcere per i giornalisti, possono essere salutati con grande soddisfazione dalla comunita’ internazionale e nazionale”. Lo afferma il presidente del Senato, Pietro Grasso intervenendo al convegno ”Dialogo sull’informazione” che si svolge a Palazzo Giustiani, organizzato da Ossigeno per l’informazione e Open Media coalition alla presenza anche dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

”Altri potranno essere introdotti qui in Senato – ha aggiunto Grasso – con particolare attenzione al tema delle querele che vengono usate come arma di dissuasione a proseguire nel lavoro di indagine e di approfondimento giornalistico. Credo, ma e’ solo una posizione personale, che si possa ragionare meglio su una sanzione pecuniaria proporzionale alla richiesta risarcitoria infondata per tutte le azioni temerarie.

Contemporaneamente occorrera’ riflettere bene anche su un completo diritto di rettifica. Sono certo – ha concluso il presidente del Senato – che il dibattito in commissione Giustizia e in Assemblea consentira’ di trovare il giusto equilibrio tra diritti e doveri di lealta’ e correttezza”.

”Intimidire un giornalista, e in Italia sono tanti i giornalisti minacciati, e’ un vulnus per la liberta’ d’informazione e per il diritto dei cittadini di essere informati. La liberta’ d’informazione costituisce il nucleo delle liberta’ civili, il presupposto per l’esercizio di ogni altra liberta’ costituzionalmente riconosciuta”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso intervenendo al convegno ”Dialogo sull’informazione” orgnizzato da Ossigeno per l’informazione e Open Media Coalition.

”La liberta’ d’informare significa ricercare liberamente, liberamente diffondere idee e opinioni, liberamente criticare, ma anche assumersi le responsabilita’ della comunicazione, riconoscere gli effetti di quanto si comunica, rispettare le persone che mediante la comunicazione si raggiungono e si coinvolgono” ha quindi osservato Grasso, secondo cui ‘‘la liberta’ di informazione, come tutti i diritti, non puo’ mai essere considerata assoluta. Deve essere ponderata, contestualizzata e bilanciata con gli altri valori costituzionali.

Penso in particolare al diritto alla riservatezza, alla reputazione e all’oblio, e alla tutela della liberta’ dobbiamo affiancare anche un dibattito approfondito e sereno sulla responsabilita’ di ciascuno attraverso l’informazione e l’educazione”. La riforma della disciplina sulla diffamazione, le nuove regole per la tutela del diritto d’autore on line e i recenti orientamenti in materia di diritto all’oblio sono solo alcuni dei temi che stanno rivoluzionando il mondo dell’informazione e che animeranno il dibattito odierno, ha proseguito il presidente del Senato.

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”L’incontro di oggi ci aiutera’ a comprendere meglio se i cambiamenti in atto sono idonei a garantire maggiore liberta’ d’informazione e anche a promuovere questo diritto fondamentale nella rete, con la consapevolezza che all’universo di Internet non e’ auspicabile applicare tout court le stesse norme che regolano la carta stampata se non alle testate registrate: il mondo della Rete e’ infatti molto piu’ variegato e complesso di quello editoriale” ha sottolineato la seconda carica dello Stato, secondo cui ”serve pero’ anche una revisione della legislazione in essere, capace di adeguare le garanzie costituzionali che accompagnano la liberta’ di informazione alle nuove tecnologie della comunicazione, una legislazione specifica, non ‘speciale’, non per gli strumenti di tutela utilizzati ma perche’ rivolta ad un settore specifico della comunicazione, quello della Rete”.