8 nov – “Per sette mesi la portaerei Cavour diverrà fiera navigante, anzi ambulante”. Fra il serio e il faceto, il senatore del Pd Giampiero Scanu spiega perché ritiene inopportuno l’utilizzo della nave da guerra in scenari non consoni alle sue caratteristiche. “E’ vero che sui ponti della Cavour potranno ostentare la loro merce aziende di rango istituzionale, ma è anche altrettanto vero che ad approfittare della mostra mercato ci saranno anche tante aziende private, questo significa mutare completamente la funzione del presidio militare”, dice.
A bordo il made in Italy – Se alla Marina Militare e al ministro della Difesa Mauro l’idea di avvalersi del naviglio per pubblicizzare il made in Italy è sembrata un’idea grandiosa, al generale Fabio Mini, ex capo di Stato maggiore del Comando NATO per il Sud Europa, la soluzione ha suggerito riflessioni ad effetto: “La Cavour – ha commentato – ormai c’è e ci sarà ancora per molto tempo, anche se non sarebbe mai dovuta esserci”. Che sia utilizzata almeno per fare pubblicità, dunque. “Non serve nelle zone calde della terra, non serve neppure a controllare il flusso degli immigrati, speriamo serva almeno alla causa delle aziende che hanno deciso di affidarsi a lei”, dice il generale. La portaerei costa allo Stato Italiano non meno di 200mila euro a giorno, anche da ferma. “Per quanto mi riguarda, sulle mura della Cavour metterei, oltre ai prezzi di quanto si vuole pubblicizzare, anche il cartello VENDESI, la nave intendo”, ha concluso Mini.
La nostra portaerei è inutile? – Più o meno dello stesso tenore è anche il proseguo del ragionamento di Scanu. “Tutta la vicenda – conferma – va gestita e valutata con attenzione, fra le altre cose nessuno deve scordare che la Cavour all’erario è costata un paio di miliardi: non è che la Difesa stia sta tentando di camuffare una spesa di dubbia utilità? Non è che con questa operazione si desidera nascondere una realtà faticosamente confutabile, e cioè che la nostra seconda portaerei è inutile? Cerchiamo di essere seri: gli strumenti militari, visto quanto costano, utilizziamoli con attenzione”. L’Italia è impegnata su vari fronti. “Non temo rappresaglie – rassicura Scanu – anche se la Cavour ha due navi in appoggio, evidentemente il Gruppo Navale Cavour il problema se l’è posto”.
La Francia ci vuol copiare – Resta comunque il fatto che l’Italia della crisi ha bisogno di valorizzazione i suoi prodotti. “Facciamolo attraverso i canali canonici, non attardiamoci in una cosa della cui originalità faremo volentieri a meno”. Ai critici, la Difesa ha fatto sapere che presto anche la Francia seguirà la scia della Cavour: “Mica dobbiamo copiare”, ha replicato l’esponete del partito democratico. L’iniziativa ha di fatto rinvigorito le istanze di chi dice che l’Europa deve dotarsi di un esercito europeo. “L’Europa, di fatto non conta nulla: la presunta compattezza monetaria non è nulla rispetto a quanto potrebbe essere importante la possibilità di interloquire da pari con gli Stati Uniti d’America”, spiega Scanu.
Lo stallo Ue fa il gioco Usa – La trasformazione di altre navi militari europee in bastimenti da crociera potrebbe essere già discusso nel prossimo Consiglio europeo, fissato per metà dicembre: all’ordine del giorno ci sono proprio i problemi della Difesa e della Sicurezza. “Le premesse non incoraggiano: la prospettiva di un unico esercito è ancora i fieri”, spiega il deputato. Lo stallo Ue fa il gioco Usa che, seppure con atteggiamento politicamente corretto, di fatto auspica un’Europa debole e una Nato sempre più forte. “Abbiamo fatto ridere il mondo con la mini naja, un maldestro tentativo di riproporre la figura del balilla, ora ci rideranno alle spalle anche per la portaerei fiera”. L’Eni, al contrario di quanto hanno battuto le agenzie, non parteciperà alla gita. tiscali
Sempre bello leggere due notizie insieme.. 🙂
Un vostro recente articolodel 20,ott. 2013:
(Adeguare la flotta, la Marina chiede 12 miliardi di euro)
Prima della guerra contro gli inglesi i massoni dissero che non c’e’ ne bisogno di porta aeri, adesso che non ne bisogna li fanno costruire e spendere un sacco di soldi per mantenerle.
Certo che due miliardi di euro che finiscono come fiera itinerante sono un pò troppi;con la stessa cifra si sarebbero potute comprare quattro super navi da crociera tipo Concordia,che come”beni strumentali da reddito”-se adeguatamente governate-avrebbero potuto fruttare allo stato(e magari un pò anche ai cittadini)molto di più che una portaerei-seppure un gioiello di tecnologia bellica-declassata a nave da fiera!