7 nov – “Quando Dio ha trovato la pecorella e la riporta nell’ovile ponendola accanto alle altre nessuno deve dire: ‘Tu sei persa’, ma ‘Tu sei una di noi’, perche’ gli rida’ tutta la dignita’”. Sono parole di Papa Francesco nell’omelia della messa di oggi alla Domus Santa Marta. “Non c’e’ differenza”, ha spiegato, perche’ Dio “risistema tutti quelli che ha trovato. E quando fa questo e’ un Dio che gioisce”.
Papa Francesco sa bene che il personaggio del Vangelo forse piu’ replicato e’ il fratello del “Figliol prodigo”. E allora, commentando pero’ l’episodio delle critiche dei farisei a Geus’ che pranzo’ con i peccatori, ha voluto chiarire: “la gioia di Dio non e’ la morte del peccatore, ma la sua vita: e’ la gioia”. “Quanto lontano – ha osservato – era questa gente che mormorava contro Gesu’, quanto lontano dal cuore di Dio! Non lo conoscevano. Credevano che essere religiosi, che essere persone buone fosse andare sempre bene, anche educati e tante volte fare finta di essere educati, no? Questa e’ l’ipocrisia della mormorazione”. Invece, “la gioia del Padre, Dio, e’ quella dell’amore: ci ama”.
E ancora una volta Papa Bergoglio ha riportato la possibile obiezione di un interlocutore immaginario: “Ma, io sono un peccatore, ho fatto questo, questo, questo!”. Il Signore, ha assicurato, gli risponderebbe: “Ma io ti amo lo stesso e vado a cercarti e ti porto a casa”.
“Questo – ha quindi concluso il Pontefice – e’ il nostro Padre.
Pensiamo”. (AGI) .
ma la casa di cui parla il Signore è all’aldilà delle tenebre, la casa spirituale