4 nov – “La struttura della troika si è rivelata inconcludente per la soluzione dei problemi ed ha fatto più male che bene”: è questo uno dei passaggi salienti di un articolo scritto per il quotidiano greco To Vima dal presidente del Parlamento europeo, il socialista tedesco Martin Schulz, che si trova oggi ad Atene per partecipare ad una conferenza sul tema ‘Sud per lo sviluppo’, in cui sarà l’oratore principale. Schulz avrà colloqui con il presidente del Parlamento greco, Evanghelos Meimarakis, e con il vice premier, Evanghelos Venizelos.
“Ogni Paese europeo sta affrontando problemi che l’Europa, il continente più ricco del mondo, sembrava aver superato definitivamente – ha scritto il presidente dell’europarlamento -: difficoltà di accesso ai servizi sanitari in Grecia, sfratto di famiglie per il ritardato pagamento della rata di un mutuo in Spagna, la perdita di un’intera generazione di giovani che sono costretti ad abitare con i genitori e ad abbandonare ogni sogno per una carriera o una famiglia proprie”. “Il prezzo che i cittadini europei sono chiamati a pagare era e rimane sconvolgente – prosegue Schulz -. Ci avevano detto che non avevamo altra scelta, che l’austerità era l’unica via d’uscita e che la ripresa economica aveva un prezzo che tutti dovevamo essere pronti a pagare. Oggi, in base al rapporto del Fondo Monetario Internazionale, gli economisti dimostrano che le ripercussioni dell’austerità sull’economia erano state calcolate male…”.
“Il rapporto del Fmi dimostra, tra l’altro, che la struttura della troika si è rivelata inconcludente per la soluzione dei problemi e che ha fatto più male che bene – ha scritto l’esponente socialista tedesco -. Ha prodotto maggiore recessione di quella prevista e non è riuscita a riconquistare la fiducia degli investitori. Ha rallentato la ripresa economica ed ha minato la fiducia verso l’Europa”. “Chiedere ‘perdono’ non basta – scrive ancora Schulz -. Qualcuno deve assumersi la responsabilità per i tentativi falliti e le enormi delusioni provocate. Qualcuno deve rendere conto… La commissione Affari Economici del Parlamento europeo sta conducendo un’indagine sull’operato della troika in Grecia, in Portogallo, in Irlanda e a Cipro per capire per quale motivo si sono registrati tanti errori e perché tante affermazioni, che tre anni fa venivano considerate corrette, si sono invece dimostrate assolutamente errate. Il controllo democratico, dopo tre anni di attesa, può finalmente cominciare”.
“Il danno, però, è stato fatto – ha concluso Schulz -. Dobbiamo riconquistare la fiducia verso l’Europa… Molte sono le promesse fatte, che però hanno avuto pochi risultati. Dobbiamo moderare le nostre pretese ed agire con modestia. Ciò nonostante, credo ad un Sud per lo sviluppo e ad un’Europa per il Sud e con il Sud”. Intanto, salvo imprevisti dell’ultim’ora, per oggi è previsto il ritorno ad Atene dei rappresentanti della troika (Fmi, Ue e Bce) per riprendere le trattative con il governo sullo stato dell’attuazione del piano di risanamento dell’economia greca interrotte il 29 settembre. I negoziati, che si prevedono alquanto duri, saranno decisivi, in quanto dal loro esito dipenderà se la potrà avviarsi verso l’uscita dalla crisi economica oppure dovrà continuare sulla strada dell’austerità, della recessione e della disoccupazione.