4 nov – La produzione di petrolio in Libia è precipitata a 250.000 barili al giorno, dal milione e mezzo in tempi normali, a causa di continui movimenti di protesta e problemi logistici nel paese. “La produzione è stimata attualmente in 250.000 barili al giorno”, in ribasso dell’80% sulla produzione normale, ha confermato un responsabile della Compagnia nazionale del petrolio, Mohamed al Harairi.
La riapertura del terminal al Harriga, che ha una capacità di 110.000 barili al giorno, che era stata annunciata per oggi dal governo, non ha più avuto luogo per ragioni logistiche, e altri terminal sono ancora inutilizzabili.
E’ il caso, ad esempio, delle strutture di Zueitina, Ras Lanuf e al Sedra, dove le guardie di sicurezza bloccano per protesta la produzione dallo scorso mese di luglio. “La crisi dei terminal petroliferi prosegue e la situazione è totalmente bloccata”, ha confermato oggi il presidente della Commissione di crisi del Congresso generale nazionale, Abdelwaheb al Gaied.
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Dopo aver annunciato la formazione di un governo autonomo la settimana scorsa, 24 ministri della Cirenaica hanno prestato giuramento ieri ad Ajdabiya, nell’est della Libia.
Il neo governo di Barqa, nome arabo della regione orientale della Libia, è stato bollato come illegale dalle autorità di Tripoli. Il governo, con sede a Baida, rappresenterà tutte le città e i gruppi sociali della regione. La Cirenaica sarebbe divisa in quattro distretti: Bengasi, Montagna Verde, Tobruk e Ajdabiya.
E’ proprio il caso di dire”si stava meglio quando si stava peggio”!Ringraziamo per questo chi di dovere.