27 ott. – “Non sto bene in questa societa’”.
Questo, secondo quanto riferiscono fonti investigative, il contenuto della lettera del 21enne gay suicida a Roma la scorsa notte. Sempre secondo le stesse fonti il ragazzo non avrebbe subito vessazioni da parte di alcuno, ne’ ci sarebbe stato un episodio scatenante, ma la decisione di farla finita sarebbe scaturita solo da un disagio personale.
Il ragazzo viveva nel comprensorio in via Casilina dal cui appartamento, all’undicesimo piano, si e’ lanciato nel vuoto.
“Un altro suicidio di un ragazzo gay di 21 anni a Roma. Quello dell’omofobia e’ un dramma straziante a cui dobbiamo porre fine, lo dobbiamo a tutti i giovani e a tutte le famiglie perche’ e’ inaccettabile che simili drammi succedano ancora”, scrive sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Che cosa c’entri questo suicidio con l’omofobia, non è dato sapere.
«Il suicidio del ragazzo di 21 anni a Roma è un altro fatto tragico», ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center. «Aspettiamo di avere maggiori informazioni, ma se come si apprende si tratta di un ragazzo gay, siamo di fronte ad un ennesimo caso. I suicidi o i tentativi di suicidio di giovani omosessuali sono un dato allarmante. Alla nostra linea verde Gay Help Line 800.713.713 riceviamo 20 mila contatti l’anno e dai dati in nostro possesso risulta che un omosessuale su dieci nella sua vita ha pensato al suicidio. È ora di dire basta. Le istituzioni – ha concluso Marrazzo – diano una risposta urgente nella lotta all’omofobia e nell’allargare la sfera dei diritti gay».
neanche io sto bene in questa societa, avevo problemi di depressione e sono finita in manicomio ma non sono omosessuale. non e per questo che si fa queste cose. hanno rotto coglioni con questa omofobia. tanto comandano da per tutto. in moda giornali. pensate se si muove qualcosa senza siniorini? senza lele mora? ma vaffanc…o