25 ott – In Francia rimane d’attualità il dibattito sull’accoglienza. Questo giovedì la polizia ha sgomberato un gruppo di 300 rifugiati provenienti dall’Albania a dal Kosovo, accampatosi accanto alla stazione di Lione. La prefettura Rodano Alpi ha disposto il loro trasferimento in un terreno requisito fuori città.
Protagonisti dell’odissea metropolitana anche 98 bambini. E presto potrebbero essere tutti esplusi. “Abbiamo un sacco di problemi qui – dice una donna di orgini albanesi – Io, mia figlia e mio marito ci siamo ammalati. Dormiamo qui da 4 mesi.”
La Francia ospita oltre il 18% di richiedenti asilo in Europa, dietro solo alla Germania. “Fa molto male trovarsi di fronte a questa povertà – spiega un residente di Lione – Qualsiasi altra soluzione sarebbe migliore di questa bidonville in pieno centro”.
Questo giovedì intanto, il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ha annunciato la riforma del diritto d’asilo, per ridurre i tempi delle procedure da 16 a 9 mesi.
“Malattia, fame, disperazione. Questa la condizione di vita di questo gruppo di profughi nel centro di Lione – dice la giornalista di euronews, Nora Shenouda – Con l’inverno alle porte, l’urgenza ora è trovare una sistemazione migliore per poter affrontare il freddo. Ma su di loro pende la spada di Damocle dell’espulsione che potrebbe arrivare entro l’inizio del prossimo anno”.