22 OTT – Anche la missione della Nato in Libia per dare consulenza alla costruzione delle istituzioni della difesa può essere un contributo che, migliorando le condizioni della sicurezza, “mitigherà l’immigrazione illegale”.
Lo ha detto Anders Fogh Rasmussen, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo nella sede della Nato dove si tiene la ministeriale cui parteciperà anche Mario Mauro. A chi chiedeva se la missione è un supporto al premier Zeidan, Rasmussen ha replicato che la Nato “ha risposto ad una richiesta del governo libico”.
Ieri la Nato ha annunciato di aver lanciato la missione di un piccolo team di consulenza che avrà base a Bruxelles ma andrà regolarmente in Libia. Sarà composto da una decina di esperti, civili e militari e simbolicamente sarà il primo ‘boot on ground’ della Nato in Libia.
“Scopo di questo sforzo di consulenza” ha detto oggi Rasmussen è quello di “aiutare le autorità libiche a costruire le istituzioni della difesa” e a definire “una architettura istituzionale” per il settore della difesa e della sicurezza in un paese in cui, come sottolineato ieri dal ministro degli Esteri Emma Bonino, di fatto “non esiste” ed è una “autostrada” per l’immigrazione illegale.
“Credo che ogni sforzo che contribuisca ad un miglioramento della situazione della sicurezza, tanto in Libia quanto in altre parti del Nord Africa e del Medio Oriente, mitigherà l’immigrazione illegale” ha osservato Rasmussen. (ANSAmed).