New york, gli indignati non si arrendono: “Chiudiamo Wall Street”

Imola Oggi – Il movimento Occupy Wall Street è pronto a tornare in piazza oggi con nuove grandi manifestazioni di protesta, a New York e “in centinaia di altre città” nel mondo. “Loro ci hanno fatto vedere la loro forza. E noi mostreremo loro la nostra”, hanno avvertito i dimostranti, facendo riferimento allo sgombero forzato di martedì subito dalla polizia.

“La mattina del 17 novembre chiuderemo Wall Street”, si legge nel comunicato su internet con cui si annuncia l’iniziativa. E i toni previsti per la protesta, che avrà inizio alle 7 del mattino proprio da Zuccotti Park, non sembrano esattamente concilianti: sfruttando infatti il gioco di parole in inglese che si ha con il nome della strada sede della borsa (“Wall”, “muro” in italiano), i manifestanti incitano a “buttare giù il muro e portare in alto la strada”.

Nel primo pomeriggio l’azione si sposterà in 16 diverse stazioni della metro e dei trasporti pubblici di New York, dal Bronx a Staten Island, che saranno occupate dai manifestanti, che porteranno “le loro storie all’interno dei treni della metropolitana”, per poi convergere tutti insieme a Foley Square, nella parte sud di Manhattan.

A partire dalle 5 del pomeriggio, dalla stessa piazza partirà una marcia in direzione del municipio e del ponte di Brooklyn, con cui “decine di migliaia” di persone reclameranno “posti di lavoro”. Altre iniziative di protesta sono previste, inoltre, a Portland, Madrid, Gand e in una decine di città in Germania, così come a Washington, Atlanta e Detroit.

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