16 ott. – I medici hanno immediatamente inviato una segnalazione al Tribunale dei Minori di Milano e alla Procura di Monza. Il commissariato di viale Romagna ha avviato un indagine, scoprendo non solo che la frattura al cranio del bimbo era dovuta alle botte del padre, ma anche che l’uomo ha continuato ad accanirsi sul piccolo anche durante il ricovero: madre e padre si alternavano al capezzale del bambino e le telecamere nascoste nella stanza d’ospedale hanno sorpreso l’impiegato in flagranza di reato, mentre tornava a colpirlo con violenti schiaffi in un momento in cui la madre era assente.
L’uomo ha tentato una difesa negando e parlando di fatto accidentale ma le immagini delle telecamere non lasciano dubbi e il fascicolo d’indagine parla senza mezzi termini di “accanimento”. Il referto medico mostra oltre 40 giorni di prognosi per il bimbo.
Una violenza inaudita contro il figlio di 3 mesi, maturata in quello che gli inquirenti definiscono un contesto familiare assolutamente normale: e’ la tremenda storia che arriva da Monza, dove un impiegato 35enne e’ finito in carcere con l’accusa di lesioni gravi su minore e l’aggravante del vincolo di parentela per aver picchiato, ancora in ospedale, il fglio di 3 mesi ricoverato proprio per le botte subite in precedenza. La vicenda e’ iniziata il 7 ottobre scorso, quando i genitori hanno condotto il piccolo all’ospedale di Monza per una visita di routine: i pediatri, tuttavia, hanno subito notato diverse contusioni e una grave frattura al cranio.
Che INFAME UOMO DI MERDA picchiare un bambino di 3 mesi che tra parentesi è suo figlio, ma ci rendiamo conto, chiederei al Giudice se potrebbe farmelo conoscere in cella cosi vediamo se ha lo stesso coraggio di picchiarmi vorrei proprio vedere, ma tanto ci pensano i carcerati stessi, NON INFAMI.