15 ott. – – “Su indulto e amnistia non voglio esprimere il mio pensiero perche’ ognuno puo’ avere le proprie legittime opinioni: al momento, peraltro, e’ materia all’esame in Parlamento. Desidero solo riportare un dato della mia esperienza, un monito per chi sara’ chiamato a decidere: Nel 2006 fu varato l’ultimo indulto e allora non si fece distinzione tra i reati, anche comuni, commessi da mafiosi e da quelli di criminali normali. Alla fine, questi tre anni furono regalati pure ai mafiosi, che uscirono in massa dal carcere“.
Lo ha detto il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti parlando con gli studenti a Palermo. “Come diretta conseguenza di quella scelta, a Napoli si crearono situazioni gravi, con omicidi e sparatorie – dice – Questo allora lo segnalai, con l’auspicio che in futuro si distinguesse tra i reati commessi da criminali comuni e reati commessi da mafiosi”.
L’ indulto derl 2006 aprì infatti, per esempio, le porte del carcere anche a un killer delle cosche trapanesi, Francesco Luppino.