12 ott- Il curatore fallimentare della De Tomaso, Enrico Stasi, ha inviato questa mattina le lettere di licenziamento ai 900 dipendenti dell’azienda di Grugliasco, la cui Cig, gia’ prorogata a luglio di sei mesi, si esaurira’ il prossimo 4 gennaio.
”I licenziamenti non sono accettabili – commenta Vittorio De Martino segretario regionale della Fiom – oltretutto in una situazione di crisi come questa che colpisce Torino ancora piu’ duramente di altre citta’. Rischia di essere un dramma insostenibile. Bisogna trovare una soluzione che garantisca l’occupazione per tutti i 900 lavoratori- dice De Martino – Questa puo’ venire da un compratore di cui si parla da tempo, ma senza che sia stata mai formalizzata alcuna offerta”. Lo stesso curatore nella lettera di licenziamento, che va notificata 75 giorni prima della scadenza degli ammortizzatori sociali, sottolinea di essere pronto a ritirare la procedura qualora provenissero offerte che pero’ al momento non si sono concretizzate. ”Se comunque un eventuale acquirente non fosse in grado di garantire l’occupazione per tutti i dipendenti, un’atra soluzione va comunque trovata”, aggiunge De Martino.
Gli operai hanno annunciato un presidio per martedi’ mattina in piazza Castello a Torino, davanti alla Regione Piemonte. La De Tomaso , acquisita da Gian Mario Rossignolo, e’ fallita nel 2012 senza neppure aver prodotto un modello. Rossignolo era stato arrestato dalla Guardia di Finanza nel luglio 2012, in seguito ad un’inchiesta della Procura di Torino su finanziamenti pubblici per sette milioni e mezzo di euro, che avrebbero dovuto finanziare corsi di formazione per gli operai della De Tomaso. Ma i corsi non furono avviati e ora Rossignolo e’ ai domiciliari.