9 ott – Dalla mafia ai diritti degli immigrati. L’ex pm Antonio Ingroia cambia ancora. Il quasi avvocato (“giurero’ dopodomani”, assicura) Ingroia e’ arrivato nel pomeriggio a Lampedusa per annunciare di volere assistere, insieme con un pool di avvocati, i profughi superstiti del naufragio ma anche tutti gli altri opsiti del Centro d’accoglienza dell’isola. Non solo. Ingroia e’ anche disposto ad assistere eventualmente anche dei soccorritori che dovessero essere indagati per avere soccorso i profughi in mare.
E’ falso che con la Bossi-Fini sia accusato di favoreggiamento chi offre soccorso
“Ho incontrato il sindaco Giusi Nicolini – dice Ingroia all’Adnkronos – i rappresentanti dei pescatori per capire. Mi sembra il minimo di chi come me si occupa a tempo pieno dei piu’ deboli, senza diritti esenza poteri in Sicilia”.
“In secondo luogo, come avvocato ho ritenuto di incontrare i lampedusani per dire che io sto organizzando un pool di avvocati che si metteranno a disposizione gratuitamente per chi dovesse malaugaratamente ritrovarsi ad affrontare guai giudiziari a causa di una legge ingiusta come la Bossi-Fini che qualche volta ha fatto si’ che venissero indagati i soccorritori. Ci sono avvocati pronti ad assisterli anche gratuitamente”. “Ma io credo – spiega ancora Ingroia – che si debba anche mettere a disposizone un pool di avvocati anche per i profughi che vengono incriminati per immigrazione clandestina, come atto dovuto, perche’ abbiano un’assistenza legale valida. Visto che la poltica non e’ in grado di rimediare a questa vergona, si trovi il modo davanti alla Corte costituzionale o alla Corte europea dei diritti umani di fare valere il contenuto criminogeno che ha la Bossi Fini, una legge che istiga a delinquere. La legge in se e’ gia’ un attentato ai diritti umani, si deve trovare uno strumento per rivolgersi alla Corte europea. E’ in palese contrasto con i principi fondamentali di solidarieta’ scritti nella Costituzione. Solo prestando la difesa questi profughi, non affidata solo a difensori d’ufficio ma da parte di avvocati esperti della materia”
“E’ mia intenzione tornare a Lampedusa appena si calmano le acqua a Lampedusa per visitare il centro d’accoglienza con una delegazione di avvocati. Saremo almeno una decina di avocati, sicilani, campani, liguri e di varie parti d’Italia”.
Premesso che ci sono avvocati che nel settore lavorabo da anni, vedendo le tragiche immagini in tv rispetto alle quali le parole di solidarieta’ servono apoco, ma bisogna rimboccarsi le mancihe e cercare dei rimedi. L’Italia prova a scrollarsi le spalle addossando la responsabilità alla’Europa, che deve ceramente fare di piu’, pero’ oltre alla politica puo’ fare molto anche la magistratura costituzionale e la magistratura europa. E quindi bisogna rivolgersi a loro per avere giustizia. Per difenderli dalla vergogna della legge Bossi.
Cerco di essere li’ dove la legge e la legalita’ e il diritto della costizuone possono dare dalla parte del èiu’ devole.