Malala: “entrerò in politica”. Talebani: “è ancora da colpire”

Malala

7 ott – Malala Yousafzai, la giovane pachistana scampata a un attentato ai talebani e candidata al Nobel per la pace, ha detto oggi alla Bbc di avere in programma di entrare in politica per “cambiare il futuro” del suo paese.

“Più tardi diventerò una politica. Voglio cambiare il futuro del mio paese e rendere l’istruzione obbligatoria. Spero che un giorno i pachistani saranno liberi, avranno diritti, ci sarà la pace e ogni ragazza e ogni ragazzo possano andare a scuola” ha detto l’adolscente parlando all’emittente britannica.

Malala, che ha anche scritto un libro autobiografico in uscita domani, si era fatta conoscere nel 2009 quando iniziò a scrivere un blog per la Bbc in cui denunciava i soprusi dei talebani nella regione di Swat. Il 9 ottobre un agguato talebano la colpì in piena fronte. Trasferita nel Regno Unito venne operata con sucesso a Birmingham dove attualmente risiede.

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E’ un obiettivo non tanto perché si oppone all’educazione femminile, ma perché si oppone ai talebani. Con queste motivazioni, il portavoce del gruppo pakistano Shahidullah Shahid torna a minacciare Malala Yousafzai, a un anno dall’attentato che ha ridotto in fin di vita la ragazza di 16 anni.

“Malala un obiettivo da colpire”
Considerando il fatto che continua la sua propaganda contro i Talebani, ha detto Shahid, Malala resta un obiettivo da colpire, se ci sarà la possibilità. Il miliziano ha però negato che la giovane fosse stata colpita per la sua campagna a favore dell’educazione femminile, spiegando piuttosto che era da eliminare come tutti coloro che si oppongono ai Talebani.

La lotta per l’istruzione femminile
Candidata al Premio Nobel per la Pace, Malala aveva scritto un diario in urdu per la Bbc sotto pseudonimo nel quale descriveva la vita sotto i Talebani nella Valle di Swat, dove dal 2009 avevano vietato alle bambine e alle ragazze di frequentare la scuola. Da Birmingham, dove risede dopo essere stata ricoverata per le ferite alla testa e al collo riportate nel tentato omicidio, Malala ha fondato un Fondo a lei intitolato a sostegno dell’istruzione femminile nel mondo.