India, impennata di attacchi contro i cristiani nello stato del Karnataka

indu6 ott – Si registra un’impennata negli attacchi anticristiani nello stato del Karnataka: come riferisce all’Agenzia Fides la “Evangelical Fellowship of India”, che riunisce migliaia di comunità cristiane evangeliche, nel corso degli ultimi due mesi incontri di preghiera delle comunità ecclesiali sono presi di mira, Pastori picchiati e cristiani arrestati.
Negli ultimi episodi verificatisi, i fondamentalisti indù hanno attaccato e saccheggiato una Chiesa nel distretto di Mandya, in Karnataka. Il Pastore Ramesh Salomon, 32enni, che da otto anni guida una comunità di 150 credenti, visitando circa 60 villaggi nel distretto, è stato aggredito il 28 settembre mentre pregava in chiesa con la comunità. Circa 20 radicali indù, piombati all’improvviso, hanno minacciato e insultato i fedeli, cominciato a distruggere e devastare tutto.

Sempre il 28 settembre, la casa del Pastore Aneef, 34 anni, è a capo della Chiesa domestica nel distretto di Tumkur è stata incendiata durante la notte da estremisti indù che contestano l’uso dell’abitazione per la preghiera cristiana. Il Pastore e la sua famiglia sono salvi per miracolo.
Il 29 settembre, il Pastore Hemachandra Hebal, 39 anni, è a capo di una comunità nel distretto di Chikmagalur è stato assalito da radicali indù che hanno spinto lui e i fedeli fuori dalla chiesa dove stavano celebrando una liturgia , percuotendoli e accusandoli di conversioni forzate. Il Pastore e sua moglie sono stati poi arrestati dalla polizia che li ha costretti a firmare una dichiarazione in cui si impegnavano a fermare la predicazione della fede cristiana.
Nelle scorse settimane l’Agenzia Fides aveva già segnalato diversi casi di violenza anticristiana in Karnataka (vedi Fides 3 e 5/9/2013) ma anche registrato la fiducia dei fedeli in un cambiamento della situazione (PA) (Agenzia Fides 4/9/2013)