Alitalia: con la cessione ad Air France possibili 4000 licenziamenti

alitalia5 ott – Secondo quanto riporta il quotidiano Il Messaggero la ‘cugina francese’ in vista “dell’assemblea del 14 dicembre sull’aumento del capitale” ha pronto “un piano ‘lacrime esangue’ da varare contestualmente all’acquisizione dell’ex compagnia di bandiera italiana: licenziamenti fino a 4 mila persone, dimezzamento della flotta e chiusura di Alitalia handling per i servizi di pista. Questa l’indiscrezione riportata da un “azionista di spicco”. Sempre secondo il quotidiano, nel piano dei francesi ci sarebbe anche in programma il ridimensionamento dell’aeroporto romano con buona pace dell’hub internazionale di Fiumicino al centro anche di un dibattutissimo progetto di ampliamento con possibili investimenti fino a 12 miliardi di euro fino al 2044.

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La notizia, almeno per ora, è stata smentita categoricamente, “non c’è nessun piano, non leggete i giornali” dice Philippe Calavia, membro del cda di Alitalia-Cai, “non abbiamo notizie del piano francese” ribatte Maurizio Traglio, ma fa comunque paura alla politica romana memore delle conseguenze della lunga e travagliata privatizzazione della compagnia di bandiera nel 2008 che portò 5 mila lavoratori Alitalia in cassa integrazione con conseguenze occupazionali notevoli nella Capitale e nel Lazio.

”Se quanto riportato dalla stampa sul piano strategico di Air France per Alitalia e come drammatica conseguenza anche per l’aeroporto di Fiumicino fosse vero, sarebbe uno shock per Roma, il Lazio e per il trasporto aereo del Paese”. Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd del Lazio, Enrico Gasbarra. ”Per questo voglio sperare che il ministro Maurizio Lupi, che nei giorni scorsi si era confrontato col governo francese, vorra’ quanto prima fare chiarezza sul destino di migliaia di lavoratori di Alitalia-Cai e sul futuro dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, per il quale Adr soltanto pochi giorni fa aveva preannunciato – in caso di ridimensionamento – la perdita di 5 milioni di passeggeri che avrebbe come ricaduta automatica 4500 licenziamenti, ai quali si aggiungerebbero i 4000 esuberi previsti dal nuovo piano Air France-Klm.

Numeri dietro ai quali ci sono donne e uomini, professionalita’, famiglie e – conclude Gasbarra – non ultimo la centralita’ dell’aeroporto della Capitale e del trasporto aereo nazionale”.