29 SET – Che Berlusconi “avesse perso ogni ultimo filo di vera dignità” “lo si sapeva da qualche mese”: con l’invito a dimettersi ai ministri Pdl “ha posto il problema della dignità personale anche a quelle cinque persone che hanno giurato fedeltà alla Costituzione”. Lo scrive Famiglia Cristiana, che parla di crisi “sulla pelle degli italiani”.
Titolando sul proprio sito, a tutta pagina, “Sulla pelle degli italiani”, il settimanale cattolico commenta che “per il proprio interesse politico e giudiziario Berlusconi intima ai ministri Pdl di dimettersi”: “loro ubbidiscono, anche se l’Italia rischia di sprofondare”.
“Che Berlusconi avesse perso ogni ultimo filo di vera dignità, di rispetto di sé stesso, della sua famiglia, delle sue imprese, e infine del suo stesso partito, lo si sapeva da qualche mese, e soprattutto dopo la sua condanna per il reato di frode fiscale, resa definitiva dalla Cassazione nell’agosto scorso”, osserva Beppe Del Colle in un editoriale.
“Con l’invito a dimettersi rivolto ai cinque ministri del suo partito nel Governo Letta, l’ex premier ha posto il problema della dignità personale anche a quelle cinque persone che hanno giurato fedeltà alla Costituzione e che, in quanto parlamentari, hanno il dovere di onorare quel compito ‘senza vincoli di mandato’, cioè nel rispetto della propria coscienza e del “bene comune”, prosegue. “Da quest’ultimo punto di vista è utile ricordare ad alcuni di loro quanto hanno appreso – e continuano a professare – dalla dottrina sociale della Chiesa”, dice ancora Del Colle con riferimento ai cattolici del Pdl.
L’idolo di famiglia cristiana è Monti