ROMA, 24 set – Si chiama Samantha Lewthwaite, e’ una cittadina britannica di 29 anni converita all’islam, ed e’ ormai conosciuta come la ”Vedova Bianca”, perche’ era la moglie di Germaine Lindsay, uno dei quattro attentatori suicidi che nel 2005 fecero 52 morti a Londra. La donna, madre di tre bambini, e’ riuscita a sfuggire per due anni alla cattura nell’Africa dell’est e oggi farebbe parte del commando che ha assalito il centro commerciale di Nairobi.
Il governo kenyano ha dato versioni contrastanti sulla presenza di una donna nella fila dei terroristi e Londra per ora si rifiuta di commentare la notizia. Figlia di un soldato britannico, la Lewthwaite si era detta ”innoridita” dal gesto del marito, di origini giamaicane, che si era fatto esplodere all’interno della metropolitana londinese il 7 luglio del 2005. All’epoca era incinta del secondo figlio ed espresse parole di condanna nei confronti dell’attentato. Di quello che e’ successo negli anni dopo le bombe nella capitale inglese si sa poco o nulla.
La polizia kenyana ha diffuso una nota secondo la quale la donna viaggerebbe con un falso passaporto Sudafricano sotto il nome di Natalie Faye Webb, accompagnata dai suoi tre figli, una femmina e due maschi di eta’ compresa fra i 7 e i 12 anni. La stampa l’ha accusata di essere stata fra gli organizzatori di diversi attacchi terroristi nel Corno d’Africa. Un esperto di terrorismo del Royal United Services Institute, Raffaello Pantucci, ha detto all’AFP che la Lewthwaite ha ormai acquisito uno status semi-mitologico, ma che ”non ci sono prove della sua partecipazione all’assedio di Nairobi”. Il Daily Nation, quotidiano di Nairobi, cita fonti della sicurezza secondo le quali gli estremisti islamici della costa kenyana la chiamano Dada Muzungu, ”sorella bianca” in Swahili.
(fonte AFP). uda/
toglierle la cittadinanza brittanica che ha infangato. Ripudiarla. Lo stato deve avere questo potere..