24 set. – “Telecom Italia non diventa spagnola” perche’ “l’operazione riguarda Telco”. Cosi’ il presidente esecutivo del gruppo telefonico italiano, Franco Bernabe’, a margine del comitato direttivo di assonime, ha commentato l’intesa sulla holding che controlla la compagnia. L’accordo, ha osservato Bernabe’, “cambia l’assetto azionario di Telco e non di Telecom. Telecom non diventa spagnola, e’ solo Telco che ha avuto un riassetto azionario”. “Purtroppo” lo spagnolo “e’ tra le poche lingue che non conosco” ha detto e ai giornalisi che gli chiedevano se ha ricevuto rassicurazioni sulla sua permanenza alla presidenza del gruppo telefonico, il top manager si e’ limitato a replicare con una risata.
MARTELLA (PD), OPERAZIONE RISCHIOSA PER SISTEMA PAESE “E’ un’operazione densa di incognite e con conseguenze perlomeno rischiose. Un’operazione che potrebbe mettere l’Italia fuori gioco in uno dei settori maggiormente strategici dal punto di vista produttivo ed occupazionale come quello della telefonia”. A dirlo il Vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Andrea Martella. “Su questa vicenda e’ doveroso che il Governo intervenga avendo come priorita’ innanzi tutto la salvaguardia dei posti di lavoro e dell’interesse del nostro Paese e che si riferiscano in Parlamento tutti i dettagli di questo accordo che contiene al massimo elementi di vantaggio per i soci italiani, pronti a passare la mano, ma non di certo per il sistema Italia. Non e’ pensabile che la politica resti a guardare – conclude Martella -. Sono in gioco le ambizioni di rilancio del Paese: alimentare un effetto domino di svendite e dismissioni metterebbe infatti a dura prova il nostro sistema economico”.