No Tav: sequestrati petardi capaci uccidere

notavTORINO, 18 SET – Potevano uccidere i petardi sequestrati lo scorso 30 agosto, a bordo di un’auto nei pressi del cantiere Tav di Chiomonte. Lo hanno stabilito i consulenti della Procura di Torino, che definiscono “letali” le conseguenze della loro esplosione.

Il lavoro dei consulenti è stato depositato dai pm Rinaudo e Padalino nell’udienza del Tribunale del Riesame che dovrà decidere se accogliere o meno l’istanza di scarcerazione dei due No Tav in carcere per quel materiale. I giudici si sono riservati.

“L’effetto della deflagrazione – precisano – aumenta esponenzialmente se piu’ petardi vengono uniti tra loro; in tal caso puo’ verificarsi uno scoppio micidiale in grado di provocare lesioni anche mortali”. I razzi ‘Rocket Box’ e ‘Red Blink’, simili a fuochi d’artificio, invece di per se’ non sono considerati esplosivi ad effetto devastante ma la loro pericolosita’ aumenta se vengono lanciati attraverso i tubi in pvc da un metro, trovati nella vettura, e usati come “lanciarazzi”.

Un razzo sparato usando questo tubo raggiunge “una velocita’ di circa 40-45 km/h”. Secondo i test infatti i razzi “possono essere utilizzati come “proiettili” per colpire persone e/o cose poste anche a considerevole distanza (oltre 30 metri); inserendoli nei tubi in Pvc in sequestro possono infatti essere direzionati con una certa precisione” e “la capacita’ lesiva di un razzo del peso di circa 75-85 grammi proiettato a circa 40-45 km/h puo’ essere micidiale se attinge parti vitali dell’organismo” concludono.