16 sett – E’ di 1,8 miliardi di euro, di cui 650 milioni dalla sola Ue, la promessa di aiuti che la comunità internazionale fa alla nuova, fragile, Somalia per la ricostruzione politica e sociale di un paese devastato dalla guerra civile. I ribelli di Al-Shabaab, legati ad Al Qaeda, non sono ancora stati sconfitti, il controllo del governo federale non va molto oltre la periferia di Mogadiscio, ma il mondo vuole sperare che il paese riesca a completare il percorso verso una nuova Costituzione nel 2016, promesso dal nuovo presidente Hassan Cheikh Mohamud.
L’impegno finanziario è il risultato più concreto della Conferenza di alto livello “Per un ‘new deal’ in Somalia” organizzata dall’Unione europea a Bruxelles. Attorno al tavolo, i 28 paesi dell’Unione, ma anche tutti rappresentanti dei ‘big’ del mondo (dagli Usa alla Cina, dalla Russia al Giappone, con molti paesi del Golfo ma non l’Arabia Saudita) e le grandi istituzioni internazionali (dall’Onu al Fmi, dall’Unione Africana all’Ocse e la World Bank).
Un “giorno storico” per la Somalia, lo ha definito il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, sottolineando che “negli ultimi due anni ci sono stati cambiamenti notevoli nel paese” dopo venti anni di guerra civile e sollecitando tutti “a mantenere le promesse”.
La Commissione europea si impegna a sostenere il piano di ricostruzione politica della Somalia con aiuti per 650 milioni di euro nei prossimi tre anni.
Lo ha detto il presidente, Josè Manuel Barroso, intervenendo alla Conferenza di alto livello che si tiene a Bruxelles. “Oggi sono orgoglioso di annunciare l’impegno di altri 650 milioni di euro a sostegno di questa nuova fase nella vita della Somalia” ha detto Barroso, precisando che tale somma va ad aggiungersi agli 1,2 miliardi di euro già forniti a partire dal 2008.
Bonino: L’Italia ha garantito 9 milioni di euro di aiuti alla Somalia
Il ministro degli esteri italiano, Emma Bonino, non nasconde le difficoltà. Annuncia che l’Italia parteciperà agli sforzi con un impegno di 9 milioni già per il 2013. Ma parlando della Conferenza più che di svolta storica preferisce parlare di “un passo avanti” e sottolinea che “bisogna stare un po’ accorti”.
VAN ROMPUY, GIORNO STORICO,TUTTI MANTENGANO IMPEGNI – Questo è “un giorno storico per la Somalia, un giorno che può fare una differenza sostanziale per il suo futuro”, ma l’importante è che “tutti mantengano gli impegni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, nel suo intervento alla Conferenza di alto livello “Un New Deal per la Somalia” che si tiene a Bruxelles.
Van Rompuy ha affermato che “negli ultimi due anni ci sono stati cambiamenti considerevoli nel paese” che, dopo venti anni di guerra civile ora “ha trovato la speranza che si possa raggiungere un futuro migliore”. Il patto della comunità internazionale a favore della Somalia, scopo ultimo della Conferenza, “sarà l’espressione di quella speranza”, ha dtto Van Rompuy, sottolineando che però è “essenziale che sia ricostruita la fiducia tra le persone e coloro che le rappresentano, ma anche tra i clan e le regioni della Somalia”. Ma, ha ammonito il presidente del Consiglio europeo, “stavolta tutte le parti devono dimostrare il loro impegno”. La conferenza ha come obiettivo quello di raccogliere almeno un miliardo di euro di aiuti.
senti sig barroso, visto che ho l’equitalia alla porta per 500 euro non e’ che gli e ne puoi mandare solo 649 di milioni e il milione che resta lo dai all’equitalia,tanto per alleggerire qualche migliaio di famiglie che come me e’ rimasta senza lavoro a causa anche della vostra politica ?grazie