Espulsione deputati, M5S: noi ”trattati come dei bambini”

villarosa 12 set – ”Io mi sono sentito in dittatura. Boldrini e Adornato ci hanno detto che garanzie avessero che noi non stessimo riprendendo o registrando. Siamo stati costretti a mettere i telefonini sul tavolo. E’ inconcepibile. Come se fossimo a scuola. Non siamo stati trattati da parlamentari ma come bambini”.

Lo afferma il deputato M5S Alessio Villarosa, lasciando l’ufficio di presidenza della Camera che ha audito Alessandro Di Battista a nome dei 12 deputati stellati che hanno occupato nei giorni scorsi il tetto di Montecitorio per protestare contro il ddl sul comitato per le riforme. I deputati avevano chiesto che ci fosse la diretta streaming o via twitter ma la richiesta e’ stata bocciata. ”Ci volevano far entrare uno a uno, singolarmente, come se fosse l’inquisizione – racconta Villarosa – ma noi abbiamo chiesto di entrare tutti insieme e per noi ha parlato Alessandro Di Battista.

Mentre chiedevamo lo streaming Boldrini ci ha detto che non era permesso dal regolamento. In nostro supporto e’ intervenuto il deputato della Lega Nord Davide Caparini che ha voluto sapere dove stesse scritto questo divieto”. ”Ci hanno accolto – ha aggiunto Laura Castelli – come se fossimo in un processo e non trattati come deputati della Repubblica. Ci hanno definito 12 individui. E’ inammissibile”. A nome di tutti ha parlato Di Battista, che lasciando la riunione ha spiegato ai cronisti di aver parlato ”per un minuto soltanto e nessuno ha fatto domande. Ho detto che prima dell’estate avevamo fatto dei sopralluoghi” per capire come raggiungere il tetto di Montecitorio e ”ho aggiunto che un gesto eclatante ci e’ sembrato il modo migliore per difendere la Costituzione. Non siamo pentiti del nostro gesto – conclude – la Costituzione per noi e’ piu’ importante”