10 SET – Nuovi progetti di sviluppo economico e sociale in arrivo nei Territori palestinesi con il sostegno dell’Unione europea, che a questo scopo ha dato la disponibilità di 52 milioni di euro. Il finanziamento, che sarà in linea con il piano di sviluppo nazionale palestinese per il periodo 2011-2013, dovrà andare ad aiutare il settore privato nel creare nuovi posti di lavoro, sostenere la costruzione del nuovo impianto di trattamento dell’acqua di Nablus Est, finanziare piccoli progetti di investimento in diverse municipalità, oltre a continuare ad aiutare a fornire i servizi pubblici a Gerusalemme est.
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Gli interventi si concentreranno in particolare sul miglioramento delle condizioni di vita della popolazione che abita a Gerusalemme est, specie con la protezione dei diritti di donne e ragazze più vulnerabili e aumentando le possibilità di occupazione femminile. Per il 2013 questa è l’ultima tranche di aiuti alla popolazione palestinese che arriva nell’ambito dello strumento della Politica europea di vicinato e di partenariato (ENPI), per un totale complessivo per quest’anno che ammonta a 300 milioni di euro.(ANSAmed).
Ma una domanda nasce spontanea:
ma se la Palestina non fa parte dell’UE perchè regalar 300 milioni?
L’UE chiede all’Italia, Francia, Spagna Grecia etc austerità, tutto questo si riversa in modo incontrollabile sulle ns. finanze, e si permettono di regalare 300 milioni? La Grecia è a terra, eppure fa parte dell’UE, l’Italia è sulla soglia della Grecia…e sti stronzi pensano a aiutare il settore privato nel creare nuovi posti di lavoro….E tutti gli italiani che hanno perso uno perchè o le aziende sono fallite, o hanno delocalizzato all’estero? UE come la mettiamo con sta realtà?