Il successore di Bertone: «Il celibato non è un dogma della Chiesa»

parolin10 sett – «Il celibato – afferma Parolin – non è un dogma della Chiesa» di conseguenza «può essere discusso perché è una tradizione ecclesiastica». Parole che destano una certa sorpresa. Ma il nuovo Segretario di Stato non si ferma qui e aggiunge: «Si tratta di una tradizione che risale ai primi secoli. Da allora si applicò durante tutto il primo Millennio» ma «a partire dal Concilio di Trento si insistette molto con la sua applicazione».

Nel frattempo, spiega Parolin, questa tradizione si è rafforzata e ha contribuito alla comprensione della «rivelazione». Dunque «lo sforzo che fece la Chiesa per istituire il celibato ecclesiastico deve essere considerato. Non si può dire, semplicemente, che appartiene al passato». Per questo si tratta di «una grande sfida per il Papa» perché quest’ultimo «possiede il ministero dell’unità e tutte queste decisioni devono essere assunte» senza danneggiare l’unità della Chiesa. Dunque «è possibile parlare e riflettere su quei temi che non sono definiti dalla fede, e pensare ad alcune modifiche, però sempre al servizio dell’unità e sempre secondo la volontà di Dio». E fra i segnali che ci sono in questo senso rientra anche «la scarsità del clero».