3 sett – I veterani di guerra croati distruggono i cartelli bilingui a Vukovar. Nella città distrutta dalle forze serbe durante il conflitto degli anni Novanta, decine di manifestanti si sono scagliati con dei martelli contro le insegne ufficiali scritte anche in cirillico. “Sarebbe stato tutto vano – ha detto il leader dei manifestanti Marjan Zivkovic -, quello che abbiamo fatto durante la guerra, abbiamo difeso Vukovar. Sarebbe stato tutto vano se non avessimo fatto questo oggi. Non mi importa delle sanzioni, tutti mi vedranno in tv, possono farmi causa, mettermi in galera. Qualunque cosa”.
Il governo croato ha introdotto il bilinguismo – alfabeto latino usato in croato, cirillico usato in serbo – per adeguarsi a una legge che ne prevede l’utilizzo ove una minoranza rappresenzi un terzo della popolazione, come per Vukovar. Ma i veterani considerano le segnaletiche in cirillico un insulto alle vittime di guerra croate e chiedono che Vukovar – città ove le relazioni tra croati e minoranza serba sono sempre difficili – sia esentata dalla legge.
Il rispetto della tutela delle minoranze è stata una delle condizioni principali imposte alla Croazia per l’adesione all’Unione europea, di cui lo scorso primo luglio è ventottesimo stato membro.