2 sett – La gravissima crisi economica che da quattro anni attanaglia la Grecia ed ha portato il tasso di disoccupazione ad un picco record del 27,6% lo scorso maggio ha talmente spaventato la gente che oltre un milione di persone, pur di non perdere il posto, continua a lavorare per mesi senza ricevere lo stipendio.
A fare la sorprendente scoperta, come riferisce la stampa ateniese, è stato l’Ispettorato del lavoro dell’Ika (il maggiore istituto di previdenza sociale greco) che, al termine di un’indagine mirata, ha reso noto di aver scoperto che nel settore privato – su un totale di 1 milione e 800.000 dipendenti – soltanto 700.000 di essi ricevono lo stipendio, pur se ridotto, ogni fine mese.
Nel rapporto dell’Ika non si precisa se le aziende, ritardando il versamento degli stipendi o non pagandoli affatto, stiano approfittando della crisi economica né viene indicato cosa si dovrebbe fare per evitare queste evidenti violazioni della normativa sul lavoro. I ritardi nel pagamento degli stipendi vanno da un minimo di tre ad un massimo di 12 mesi, ma ci sono anche lavoratori che ormai temono di non essere mai più pagati e che il governo non farà nulla per difendere i loro diritti. Dai dati dell’Ika risulta inoltre che quest’anno un milione di lavoratori greci si sono visti rifiutare dalle aziende il pagamento delle ferie e che, nonostante le norme in vigore e le multe che ogni tanto vengono inflitte ai datori di lavoro disonesti, i reclami da parte dei dipendenti sono piuttosti rari perché temono di essere licenziati e perché alle compagnie costa molto meno pagare le multe che gli stipendi degli impiegati. ansamed