Caltanissetta, 2 set. – Tragedia in una famiglia del nisseno dove un uomo, un pizzaiolo di 30 anni, Alessandro Valenti, e’ stato ucciso dal fratello di 39 anni, Vincenzo, al culmine dell’ennesima lite. L’omicidio e’ avvenuto in via Bonanno, angolo via Minardi, nel quartiere Sant’Ippolito.
L’assassino al momento dell’omicidio aveva in mano sia un cacciavite sia un coltello. Improvvisamente ha ferito il fratello al braccio e poi lo ha sgozzato. L’uomo si e’ gia’ costituito ai carabinieri. Vincenzo Valenti si e’ subito costituito e, dopo aver confessato, ha detto ai carabinieri di essersi pentito. Operaio metalmeccanico in un’impresa di Milazzo, l’uomo e’ ora sottoposto a interrogatorio: i carabinieri stanno tentando di risalire alle cause che hanno scatenato l’omicidio. Fra i due fratelli i rapporti erano tesi da anni, come hanno anche raccontato alcuni vicini di casa. Secondo una prima ricostruzione, i due si sarebbero incontrati davanti l’abitazione della vittima, in via Benedetto Bonanno a Gela, per un chiarimento. Fra i due congiunti sarebbe scoppiata un’accesa discussione, culminata poi con l’omicidio, avvenuto per strada. I carabinieri hanno sequestrato nell’abitazione dell’assassino, in via Nicolo’ Paci, nei pressi del luogo della tragedia, un coltello nascosto all’interno di una tinozza.
L’ASSASSINO RISCHIA IL LINCIAGGIO
Vincenzo Valenti ha rischiato di essere linciato da alcuni vicini di casa. A salvarlo dalle loro grinfie, sono stati i carabinieri, giunti sul posto dopo aver ricevuto una telefonata anonima. L’uomo non sa ancora che il fratello e’ deceduto. Fra i due congiunti – secondo quanto ha riferito il colonnello Alessandro Magro – c’erano antichi dissapori. Vittima e carnefice, non si rivolgevano la parola da anni.
UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, i due si sarebbero incontrati, a bordo delle rispettive auto, all’incrocio fra le vie Minardi e Bonanno, dove si e’ consumata la tragedia. Una parola di troppo ed e’ scoppiata una colluttazione. Poi Vincenzo, avrebbe estratto un coltello da cucina e ferito il fratello prima al braccio e poi alla gola. I militari, hanno arrestato Vincenzo Valenti, quando ancora aveva ancora le mani sporche di sangue, davanti l’uscio della sua abitazione, di via Bonanno. Non ha opposto resistenza e ha ammesso le sue responsabilita’. I carabinieri adesso lo stanno interrogando per tentare di ricostruire l’esatta dinamica di quanto e’ successo e in quale contesto la tragedia sia maturata. A coordinare le indagini, il sostituto procuratore del Tribunale di Gela, Silvia Benetti che ha disposto l’autopsia. Vincenzo Valenti aveva un carattere irascibile e aggressivo.
Cosi’ lo descrivono alcuni vicini di casa, che parlano anche di una tragedia annunciata. L’uomo, pare che non fosse la prima volta che litigava con il fratello, ma spesso avrebbe avuto delle violente discussioni anche con gli altri suoi familiari e con i vicini di casa sempre per futili motivi. Una famiglia numerosa. Erano in tutto undici fratelli, sei maschi e cinque femmine. Alessandro, che lavorava nel panificio del suocero, era convolato a nozze alcuni anni fa ed era sposato e padre di una bambina. Il fratello Vincenzo, trasformatosi nel suo carnefice, era invece celibe e viveva ancora con la famiglia d’origine insieme ad altre quattro sorelle e ad altri cinque fratelli. Un’altra sorella invece, dopo le nozze, si e’ trasferita fuori Gela. Una decina di anni fa, la vittima, era rimasta coinvolta in un incidente stradale, dove mori’ la madre. Alessandro si salvo’ per miracolo ma per sei mesi lotto’ fra la vita e la morte. La tragedia si e’ consumata per strada, in via Benedetto Bonanno, nel quartiere “Sant’Ippolito.
(AGI) .
Io darei l’anima per i miei fratelli e per mia sorella.
Come si può fare questo al proprio fratello, sangue del suo sangue, i dissapori, le litigate ci sono i tutte le famiglie ma, bisogna sorvolare, parlare, capirsi….E’ assurdo….
Ma non riesco a capire cosa possa centrare il fatto che la famiglia sia numerosa…Anche la mia lo è, ma nessuno si è mai permesso ne di mancare di rispetto nei confronti dei nostri genitori, ne tantomeno tra noi fratelli e sorelle!!! La famiglia numerosa è bella!!!