Modena, 25 ventenni di colore assaltano l’Apple center

Il branco è sceso in città compatto per rapinare. In venti, venticinque, di numero e di anni, tutti di colore, hanno invaso il negozio DataTrade, esclusivista di Apple in piazza Mazzini, nel cuore della città. Hanno aspettato che il loro capofila strappasse dalle mani dell’addetto un Ipad ed è scattato fulmineo il colpo: dai giubbotti sono comparse forbici dalle lunghissime lame, sono stati strappati e tagliati i cavi che agganciano i prodotti esposti, collegati col sistema d’allarme, e poi razzia, tutti fuori con tre Ipad e cinque Ipod.

Ma non è finita qui: scazzottata all’esterno, la fuga in piazza e in via Emilia, l’arrivo della polizia, uno dei rapinatori che viene caricato in auto e portato in questura, due Ipad che vengono recuperati, uno dei due addetti del negozio che prova ad alleviare il dolore con un sacchetto di ghiaccio tenuto sulla testa.

Lunedì mattina, ore 10.30, la banda di giovanissimi “occupa” il negozio. Ma l’allarme era scattato tempo prima. Gabriele, che ha diviso con Simone la disavventura, spiega: «Avevo avvisato la polizia che oggi sarebbe successo qualcosa. Certo, nessuno si aspettava che arrivassero in venticinque… Nel marzo di quest’anno ci rubarono due Ipad. Qualche giorno fa è arrivato un ragazzo di colore dicendo che aveva dei problemi, insomma, ci ha portato l’Ipad per una riparazione e sarebbe venuto a riprenderlo lunedì mattina. Ci siamo accorti che era uno degli Ipad rubati. Allora abbiamo avvisato la polizia, gli agenti ci hanno detto che ovviamente non potevano stazionare tutto il giorno davanti al negozio e di chiamarli quindi non appena si faceva vivo qualcuno. Alle 10.30 quello dell’Ipad è entrato con tutta la sua squadra, tutti di colore, dai 18 ai 23-25 anni, parlavano perfettamente italiano.

Gabriele inizia a “servire” il ragazzo dell’Ipad rubato in marzo. Prima fa in tempo ad avvicinarsi ad una cliente che sta uscendo e le sussurra di chiamare il 113.

«Il mio collega Simone era in fondo al negozio. Non sapevo come fare, allora ho usato Facebook, dicendogli di dare l’allarme. Ma intanto il branco si schiera, prende posizione. Il ragazzo chiede le ultime cose a Gabriele che tiene con due mani l’Ipad. Il ladro allora glielo strappa: è il segnale. Spuntano le forbici, la zona Ipod è razziata così come quella dove sono gli Ipad. I ragazzi iniziano ad uscire dal negozio, escono anche Gabriele e Simone: urla, spintoni, scazzottata. Piombano alcuni agenti in borghese. Parapiglia. due Ipad vengono recuperati in piazza, vicino alla pizzeria. I malviventi se ne erano disfatti, non volevano rischiare più di tanto. Intanto il ragazzo, probabilmente proprio quello dell’Ipad portato ad aggiustare, viene caricato in auto e portato in questura.

Fine del raid, il branco si sparpaglia di corsa per le vie del centro, le Volanti cercano. Ci sono dei sospettati. È probabile che sia una banda di giovani che viene dal comprensorio ceramico, da Sassuolo in particolare e in questa direzione, non tralasciando anche alcune compagnie di studenti, stanno indagando le forze dell’ordine.

Non è infatti la prima volta, soprattutto nell’ultimo mese, che i negozi, specializzati di oggettistica con ampio campionario, vengono presi di mira da ventenni di colore che entrano in tre o quattro, prendono e scappano.

gazzetta di modena