27 ago – Gli Stati Uniti raggiungeranno il tetto al debito pubblico a metà ottobre e rischiano, in assenza di un accordo bipartisan al Congresso per il suo innalzamento, di non potere emettere nuovi titoli a debito con cui finanziare le proprie attività, dal pagamento degli assegni sociali fino allo stipendio dei militari. A riferirlo è stato il segretario al Tesoro, Jack Lew. La tempistica è una vera sorpresa per Washington e buona parte degli analisti, che si aspettavano il raggiungimento di tale limite a metà novembre.
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La questione non lascia indifferenti nemmeno gli investitori: è ancora vivido il nervosismo che si respirò sui mercati finanziari nell’estate del 2011, quando proprio la battaglia tra repubblicani e democratici sul tetto al debito portò S&P a strappare per la prima volta nella storia la tripla A agli Stati Uniti. Due anni dopo, lo stesso problema potrebbe innescare un’altra crisi finanziaria.
E’ da maggio che il Tesoro fa ricorso a misure eccezionali per evitare di toccare la fatidica soglia ma, come scritto nero su bianco da Lew in una lettera indirizzata allo speaker della Camera John Boehner, quelle stesse misure si esauriranno intorno a metà ottobre.