Migliaia di licenziamenti, Samaras dice ai Greci che la Troika non c’entra

samaras20 AGO – Il premier conservatore greco Antonis Samaras starebbe approntando un’aggressiva campagna di pubbliche relazioni per convincere i greci della necessità di una drastica revisione degli organigrammi dell’amministrazione statale ma i sindacati, soprattutto quelli degli insegnanti (i più colpiti dal programma di licenziamenti varato dal governo), non ci stanno e minacciano scioperi a partire dai primi di settembre, alla riapertura delle scuole.

E’ stato proprio il programma di messa in mobilità di decine di migliaia di dipendenti statali, come riferisce oggi la stampa ateniese, al centro dei colloqui avuti ieri da Samaras con i suoi più stretti collaboratori alla riapertura dell’attività politica dopo le brevi ferie di Ferragosto. E della stessa questione Samaras discuterà oggi nel corso di un incontro fissato con i principali ministri del governo di coalizione fra cui Yiannis Stournaras (Finanze), Kyriakos Mitsotakis (Riforma amministrativa), Constantinos Arvanitopoulos (Pubblica Istruzione), Yiannis Michelakis (Interni) e Adonis Georgiadis (Sanità).

Stando ai giornali, la campagna che Samaras intende lanciare per sensibilizzare l’opinione pubblica del suo Paese verterà su due punti: primo, convincere i greci che il settore pubblico ha un disperato bisogno di una profonda revisione (indipendentemente dalle richieste in tal senso avanzate dalla troika – Ue, Bce e Fmi – che rappresenta gli interessi dei creditori internazionali della Grecia) e, secondo, un attacco frontale contro Syriza (sinistra radicale), il principale partito di opposizione che è contrario ai programmi di austerità del governo. Non è invece ancora chiaro come Samaras intenda agire nei confronti dei sindacati che sono già sul piede di guerra. (ANSAmed).

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