Iran, l’AIEA trova le prove: vicino a Teheran si testa l’atomica

L’Iran costruisce l’atomica poco fuori da Teheran. E’ quanto afferma l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) nel prossimo rapporto trimestrale sul processo di arricchimento dell’uranio avviato dalla Repubblica islamica, apparentemente per ragioni civili e non militari.

A tre giorni dalla pubblicazione del rapporto, il prossimo 8 novembre, i funzionari dell’Agenzia si sono confidati in forma anonima con i giornalisti, preannunciando il focus sui container di acciaio dislocati a Parchin, a sudest della capitale iraniana. Impianto utilizzato per testare esplosivi ad altissimo potenziale da impiegare come innesco nelle testate nucleari per far deflagrare la carica di plutonio della bomba atomica. L’Agenzia e’ in possesso di immagini satellitari in grado di mettere all’angolo il regime degli ayatollah. Inoltre, secondo le stesse fonti, Teheran possiede gia’ piani computerizzati di guerra nucleare.

I sospetti sul complesso militare di Parchin emersero gia’ nel 2004. Anche il quel caso il satellite fece egregiamente il proprio lavoro e sforno’ fotografie imbarazzanti per l’Iran, che respinse le accuse e l’anno dopo permise agli ispettori internazionali di entrare nel complesso.

Il rapporto dell’Aiea e’ destinato ad alimentare la tensione tra la repubblica Islamica da un lato e dall’altro Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele, sempre piu’ preoccupato che Teheran possa dotarsi dell’atomica. Le indiscrezioni sui piani britannici di un attacco preventivo all’Iran, da condurre insieme con Washington, e il pressing esercitato in questa direzione dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sul proprio governo perche’ si convinca che un’offensiva militare preventiva e’ necessaria. Lo stesso presidente israeliano, Shimon Peres, ha dovuto riconoscere che “le chance per una soluzione diplomatica” al problema del programma nucleare iraniano “si stanno affievolendo”, mentre “l’opzione militare e’ piu’ vicina”.

Il clima politico ha spinto ieri Pechino a stemperare i venti di guerra: “La Cina si oppone all’uso della forza per risolvere i problemi internazionali. Al momento, e’ estremamente importante evitare che si arrivi a un nuovo sisma in Medio Oriente”. Pechino, ha affermato il ministero degli Esteri, e’ determinata a giocare un “ruolo costruttivo” nella ricerca di una soluzione pacifica e diplomatica del braccio di ferro sul dossier che riguarda il nucleare iraniano.

AGI