Sbai (Pdl): dalla Kyenge solo confusione, pubblicita’ mediatica e ideologica

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19 ago – ”Dopo otto mesi dalla creazione del Ministero dell’Integrazione con a capo Cecile Kyenge non abbiamo assistito a nessuna iniziativa o proposta di legge rivolte a risolvere l’attuale situazione degli immigrati in Italia”. E’ quanto afferma Souad Sbai, deputata Pdl. ”Stiamo assistendo, da molti mesi, alla totale inattivita’ di tale Ministero; Ce’cile Kyenge non ha fatto niente, non ha incontrato comunita’ straniere o immigrati; non ha proposto nulla di concreto – prosegue Souad Sbai – anzi, ha portato molta confusione, pubblicita’ mediatica e ideologica, senza interessarsi alla gestione delle difficolta’ e dei problemi degli immigrati’‘.

”Attualmente sono 3 milioni i residenti in Italia non comunitari; 1 milione sono i bambini stranieri, di cui 650 mila nati sul suolo italiano. Attraverso lo ius soli i bambini nati in Italia prenderanno la cittadinanza ed automaticamente, essa sara’ concessa ai due genitori e ai quattro nonni (stiamo parlando dunque di 7 persone in totale)”, ha aggiunto Souad Sbai. ”Quattro milioni e mezzo di persone – ha continuato il deputato Pdl – che prendono la cittadinanza italiana subito, la maggior parte di essi pur non vivendo nel nostro paese.

Gia’ il primo anno, con i 650 mila nati in Italia, i nuovi italiani saranno automaticamente 4.550.000, con un incremento della popolazione italiana dell’8%: questo significa che il servizio pensionistico italiano, dovra’ versare per quattro persone (i nonni di ogni bambino straniero nato in Italia), 2.600.000 pensioni di piu’, con oltre 7,8 miliardi di euro (ogni mese) a persone che quasi sicuramente, rimarranno nel loro paese di origine senza mai venire in Italia. A questo bisogna aggiungere l’affollamento del servizio sanitario e l’incremento dei nuovi invalidi civili”. ”Per questo – ha concluso Souad Sbai – siamo convinti che non serva un Ministero dell’Integrazione ma che ci sia la necessita’ di un Ministero dell’Immigrazione che lavori per aiutare concretamente gli immigrati”.