18 ago – Una faccia nota agli investigatori della Sezione Antirapine di Parma quella di L.Z., 27enne di origini marocchine, che martedì scorso è finito in manette per furto e tentato furto ai danni della parrocchia di San Paolo. Il giovane, con numerosi precedenti e già arrestato più volte per reati contro il patrimonio e possesso di stupefacenti, è stato incastrato grazie alla telecamera di sorveglianza che don Francesco Rossolini aveva installato nella canonica dopo aver subito una rapina nel mese di dicembre del 2012 in cui gli erano stati rubati 170 euro, un cellulare e un videogioco.
LE IMMAGINI DELLA SORVEGLIANZA
Lo scorso 8 gennaio, invece, una signora che frequenta la chiesa di San Paolo riferisce al parroco di aver visto un ragazzo uscire dalla canonica, intorno alle 18.40, e allontanarsi di fretta in bici. Quando don Rossolini torna a casa si accorge che la porta è stata forzata ma che all’interno non è stato rubato nulla così si rivolge agli agenti per denunciare l’accaduto e al tempo stesso consegna i filmati della telecamera di sorveglianza.
Immediatamente gli investigatori hanno riconosciuto il 27enne: nelle immagini infatti si vede chiaramente il ragazzo mentre entra in canonica a volto scoperto e accortosi della telecamera la sposta per non essere ripreso.
Una volta rintracciato L.Z. è stato portato in questura dove ha ammesso non solo il tentato furto dell’8 gennaio ma anche il colpo messo a segno nel mese di dicembre. A quel punto il Pm Lucia Russo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare e martedì il 27enne, rintracciato nelle vie del centro, è stato portato in via Burla.
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