Unesco, anche Israele congela i fondi: “Ingresso della Palestina allontana la pace”

Israele ha bloccato i suoi pagamenti annuali all’Unesco, pari a 2 milioni di dollari, come protesta all’ammissione della Palestina come stato membro a pieno titolo dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l’Istruzione, la Cultura e la Scienza. Il voto di ammissione della Palestina “allontana la pace, non l’avvicina. L’unica strada per la pace e’ l’immediata ripresa dei negoziati, senza precondizioni”, ha commentato il primo ministro
israeliano Benyamin Netanyahu.

Il blocco dei pagamenti israeliani si aggiunge a quello dei ben piu’ elevati contributi americani, pari a 60 milioni di dollari. Esiste infatti una legge che obbliga gli Stati Uniti ad interrompere i finanziamenti a tutti gli organismi Onu che accettino la Palestina come stato membro. Il Canada, che versa ogni anno 10 milioni di dollari, ha intanto dichiarato che si asterra’ da qualsiasi contributo aggiuntivo all’organizzazione.

L’Unesco ha un bilancio di 643 milioni di dollari per il biennio 2010-2011 e di 653 milioni per il 2012-2013. Gli Stati Uniti hanno bloccato la tranche che dovevano versare a novembre per il 2011. Una decisione che, come ha detto ieri il direttore generale dell’Unesco Irina Bokova, non potra’ che “indebolire” l’organizzazione Onu per la tutela della cultura.