29 lug – Più di 500 i “veglianti” davanti a Montecitorio alla vigilia della discussione del progetto di legge Scalfarotto (PD) e Leone (PDL) contro l’omofobia e la transfobia. Giunti per dare voce ad una protesta che ha già assunto dimensioni internazionali: quella per la libertà di pensiero e di espressione. La manifestazione romana ha trovato, infatti, l’appoggio dei “Manif” francesi i quali contemporaneamente protestavano dinanzi l’ambasciata italiana a Parigi evidenziando un dissenso trasversale ai popoli e alle culture che non ha alcuna intenzione di cessare né diminuire.
L’iniziativa apolitica e aconfessionale si è tenuta a piazza Montecitorio all’indomani dell’inizio dell’iter parlamentare di discussione della proposta di legge sull’integrazione della Legge Mancino-Reale promossa
soprattutto dai parlamentari del PD e di SEL. Tale proposta, lo ricordiamo, andrebbe ad istituire il reato di discriminazione per motivi fondati sull’”omofobia” o “transfobia”, in aggiunta a quelli razziali, etnici, nazionali o religiosi, sanzionando i trasgressori con la reclusione fino a quattro anni. Nel reato di discriminazione rientrano tutti quegli atti volti alla diffusione di un’opinione differente da quella di quanti
affermano la legittimità del matrimonio omosessuale (e della relativa adozione o produzione mediante fecondazione artificale di figli). L’approvazione della norma darebbe vita all’istituzione di un vero e proprio reato d’opinione. Si tratterebbe quindi di una “legge bavaglio”.
A tal fine i “veglianti” de La Manif Pour Tous ITALIA – in linea con gli iniziatori francesi di questo movimento, che si preannuncia di portata europea, con l’imminente adesione di altre nazioni-, hanno voluto ribadire il diritto fondamentale di ogni cittadino a manifestare il proprio pensiero, garantito dall’art. 21 della Costituzione Italiana, la quale “riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata su matrimonio”.
La rilevanza della manifestazione è apparsa fin dalla sua comparsa sul web e nella sua rapida diffusione nei social network. Le adesioni, in pochissimo tempo dalla nascita del movimento La Manif Pour Tous ITALIA, sono state numerose ed entusiastiche (soprattutto da parte di giovani).
I “veglianti” hanno voluto sottolineare ancora una volta il carattere del tutto aconfessionale e apolitico della manifestazione in particolare e del movimento in generale, evitando l’esposizione di ogni tipo di simbolo religioso o partitico. capitanicoraggiosi