29 lug – Una storia da brividi quella dei coniugni Adamo Longo e Carmela Burgo (di 63 e 61 anni), ritrovati senza vita nella loro casa di Imola lo scorso 27 febbraio e che anche dopo l’autopsia, era rimasta una vicenda con diversi lati oscuri. L’ipotesi degli inquirenti è che la moglie, per gelosia, avrebbe avvelenato il marito (consigliere del PDL locale) e che poi si sarebbe tolta la vita: si tratterebbe dunque di un caso di omicidio-suicidio e la Procura sta così per chiudere il caso.
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IL SOSPETTO DI UN TRADIMENTO DA PARTE DELL’UOMO. La gelosia della Burgo potrebbe essere stata scatenata dai continui viaggi del marito a Milano (più intensi nei mesi immediatamente precedenti alla disgrazia), dove viveva una sua cara amica.
MISTERIOSO IL GAP TEMPORALE TRA IL PRIMO E IL SECONDO DECESSO. Uno dei fattori più strani per gli inquirenti era il lungo lasso di tempo trascorso fra la morte del marito prima e della moglie poi, rivelato dall’ispezione cadaverica: Adamo Longo morì infatti nella notte fra il 23 e il 24 febbraio, mentre la compagna spirò il 26 febbraio. Il loro cagnolino, nel momento del ritrovamento, era ancora vivo.
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