28 lug – C’è anche Settala tra le tappe di una vicenda che, se non fosse per il reato commesso, sarebbe esilarante e al limite dell’incredibile. Un sequestratore che mette nel mirino un uomo e la sua auto ma si addormenta perché ubriaco e si risveglia nel cortile della stazione dei carabinieri. L’altra notte un salvadoregno del 1980, incensurato, è a fare un partita di calcetto con alcuni connazionali. Finito l’incontro i giocatori si danno alla festa grande, e soprattutto a grandi bevute. Così il 33enne, in preda ai fumi dell’alcol, si ritrova da solo e incomincia a vagare a piedi.
Non si ricorderà neppure lui come, ma arriva a un distributore di benzina appunto a Settala. Ed è qui che inizia il risvolto potenzialmente drammatico dell’accaduto. Il latinoamericano infatti sale sul sedile posteriore di un’auto ferma alla pompa di benzina e afferra il guidatore, a bordo da solo: lo minaccia di morte e gli ordina di mettere in moto e partire. Il giovane alla guida, un 30enne di Borgo San Giovanni (Lodi), esegue gli ordini. Accende la macchina, ingrana la marcia e parte.
Ma verso dove? Non si sa, perché lo stesso sequestratore non precisa il luogo. Il ragazzo allora, dopo un lungo girovagare senza meta, arriva a Lodi. Dove si accorge che il suo sequestratore e passeggero dorme come un angioletto. Allora suona alla caserma dei carabinieri. I militari hanno arrestato il salvadoregno. Ieri arresto confermato e obbligo di firma.
Da.Be. – il giorno