27 lug – La Russia riesce a fronteggiare la crisi economica globale con maggiore successo rispetto alla maggior parte dei Paesi sviluppati, come testimoniano i dati della Banca Mondiale pubblicati a luglio 2013.
Nel 2012 sulla base del Pil a parità di potere d’acquisto la Russia ha superato tutti i Paesi dell’Unione Europea, inclusa la Germania che occupava il sesto posto nella classifica mondiale. Nella cinquina al vertice davanti alla Russia c’erano gli Usa, la Cina, l’India e il Giappone. Si segnala anche che i dati della Banca Mondiale hanno confermato la classifica del Fondo Monetario Internazionale pubblicata alla fine del 2012 in cui però la Russia ha leggermente ceduto il passo alla Germania, occupando la sesta posizione.
Secondo gli esperti il rating di luglio 2013 della Banca Mondiale, che contempla il reale potere d’acquisto della moneta, è l’ennesima conferma del livello raggiunto dall’economia russa. La Russia è passata dal nono all’ottavo posto per Pil nominale (secondo il rapporto del Fmi); inoltre, all’inizio di luglio 2013, la Banca Mondiale ha inserito la Russia nel gruppo dei Paesi ad alto reddito pro capite, benché nel corso dell’ultimo decennio sia rientrata nel novero dei Paesi a reddito medio alto.
La scalata della classifica rappresenta un vantaggio non secondario per l’ingresso della Russia nell’Ocse (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), previsto per il 2015. Per la crescita del Pnl pro capite gli esperti dell’Ocse raccomandano di aumentare la produttività del lavoro, stimolare le innovazioni e perfezionare la gestione finanziaria e fiscale.
I successi dell’economia russa non sorprendono gli esperti; secondo il parere di Yaroslav Lisovolik, capo economista della Deutshce Bank, la classifica del Pil a parità di potere d’acquisto rispecchia in modo piuttosto fedele la situazione del consumo di merci e di servizi nell’economia. “L’economia russa genera crescita, avvalendosi dei prezzi favorevoli sul petrolio, mentre l’Europa si trova in recessione e le prospettive di uscita dalla crisi non sono chiare. […]
Forza Putin!
Putin ha i coglioni. Chiaro che la democrazia per come la intendiamo noi non esiste. Bisogna scegliere. Io ho lavorato con la Russia; non entra nessuno nel paese se non con giustificazioni e si paga visto. Le dogane impongono tasse altissime alle merci importate per regolare i prezzi al consumo che non danneggino produzione interna. Sono pieno di drlinquenti, ma se li gestiscono a modo loro, gli stranieri indesiderati se ne vanno e ricevono un interdizione. Come tutti i dittatori, non puo’ tollerare troppe discussioni su quanto decide, chi rompe i coglioni sparisce per il bene del popolo. Avrei voluto vedere se i maro’ fossero stati russin cosa succedeva all’ ambasciatore indiano in Russia. Scegliete.