25 lug – Il «documento unico di regolarità tributaria» impone 21 adempimenti burocratici in più ad artigiani e piccoli imprenditori della filiera dell’edilizia e dei servizi di manutenzione. Il NUOVO Durt è la vergognosa tassa burocratica occulta inventata da grillini e Pd
Ha fatto infuriare il portavoce di Rete Imprese Italia Ivan Malavasi e il presidente dei costruttori Paolo Buzzetti che ha addirittura minacciato di «scendere in piazza contro la nuova scandalosa norma».
E’ un adempimento burocratico che impone a una ditta in procinto di essere pagata per un appalto, di comunicare alla Agenzia delle Entrate entro 30 gg. tutti i versamenti delle buste paga dei dipendenti e delle liquidazioni Iva che diventano mensili. Insomma deve dimostrare in anticipo di essere in regola prima che la pubblica amministrazione stacchi l’assegno o versi il bonifico.
L’emendamento Durt è stato infatti presentato dal 5 Stelle Giacomo Pisano in un blitz nelle commissioni che ha ricevuto il decisivo supporto di Stefano Fassina, Pd.
Il Presidente dei costruttori Buzzetti
Del Durt ho detto, siamo pronti alla protesta di piazza. Ci sono numerose norme che apprezziamo: il divieto di accorpamento artificioso dei lotti nei lavori pubblici, la proroga delle autorizzazioni paesaggistiche, la liberalizzazione, per quanto parziale, dei parcheggi pertinenziali, l’allungamento a dieci anni per i requisiti Soa di fatturato, la Scia per la demolizione e ricostruzione con la modifica della sagoma.
Nodi che restano ancora aperti?
In alcune di queste norme si vede una soluzione di compromesso, come anche sul riuso delle torre e rocce da scavo. Ma ci sono passi avanti. Non capiamo invece la contrarietà all’allungamento dei tempi della convenzione urbanistica in un momento di difficoltà del mercato come questo.
Il giudizio complessivo?
C’è lo sforzo di voltare pagina. Ma tutto questo non ci aiuta ancora a toglierci dal rischio di un default totale del settore. Servono il piano straordinario per i lavori pubblici e il rilancio dei mutui casa.