25 lug – Secondo un’indiscezione pubblicata da il Giorno, Mada Kabobo sarebbe incapace di intendere e di volere. Secondo il quotidiano milanese, la perizia psichiatrica sull’uomo che ha ucciso tre persone a colpi di piccone darebbe l’esito che molti si aspettavano. Quindi il cittadino ghanese potrebbe non essere processato per quanto ha fatto, secondo le leggi italiane. Dice il Giorno:
Ad oggi è accertato che Kabobo non «non era in sé» al momento della strage. Ma se dalla relazione finale della perizia dovesse emergere che il killer si trova anche adesso in condizioni così alienate da non poter presenziare consapevolmente al processo, potrebbe essere affidato a un ospedale psichiatrico giudiziario senza nemmeno entrare in un’aula di tribunale. Senza dover rispondere delle accuse pesantissime che lo inchiodano al suo massacro: triplice omicidio volontario e lesioni volontarie (oltre ai tre morti, il bilancio di quella mattina di maggio segna anche due feriti).
Mada Kabobo, l’uomo che a Milano l’11 maggio scorso ha ucciso 3 persone con un piccone e ne ha ferite altre due potrebbe quindi essere prosciolto ed evitare il processo per quei tre omicidi perché pazzo. Secondo il pool di psichiatri – che hanno finito i lavori, ma non hanno ancora depositato la relazione definitiva – Kabobo sarebbe incapace di intendere e di volere. Questo significa che se gli esperti gli attribuissero una totale o parziale infermità mentale, Kabobo, che è ora ricoverato nel reparto psichiatrico del carcere di San Vittore – potrebbe essere prosciolto per vizio mentale. Tradotto: potrebbe evitare il processo o ottenere il permesso di uscire dal carcere per essere curato in una struttura.
Rinchiuso a vita in una struttura, si spera, imbottito di farmaci e reso davvero innocuo, si spera.
Si spera