Bologna Sanità: 58 mln di euro per le cure gratis agli stranieri

manes24 lug – mmontano a quasi 58 milioni di euro (57 milioni e 936.052) i costi sostenuti per le prestazioni di specialistica ambulatoriale usufruite gratuitamente da persone extra comunitarie negli anni 2010 e 2011 e nei primi nove mesi del 2012. Lo ha dichiarato l’assessore alle politiche per la salute, Carlo Lusenti, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata del gruppo della Lega Nord, Manes Bernardini, che ha illustrato le richieste contenute nel documento, ha ribadito che “se migliaia di stranieri hanno usufruito di spese mediche gratuite negli ospedali” della regione, “questo costo non può essere scaricato sulle tasche” degli emiliano-romagnoli, che “già pagano il ticket per ogni prestazione specialistico-ambulatoriale a cui devono sottoporsi”.

Di qui, la richiesta del Carroccio di conoscere se la Regione intenda farsi rimborsare dallo Stato le spese sanitarie per cure mediche destinate a persone extra comunitarie che ne abbiano usufruito gratuitamente.“

Sanità, 58 mln per cure gratis a stranieri. Lega: ‘Costo non puo’ essere scaricato su cittadini’
LEGA PRONTA A VERIFICARE E DENUNCIARE. “Verificheremo i provvedimenti posti in essere dalle aziende per recuperare le spese sanitarie effettuate per le cure agli stranieri non regolarmente presenti, ma ciò che oggi mi preme segnalare all’assessore – ha replicato Bernardini – è la situazione dell’ospedale Maggiore di Bologna, dove si sta riproponendo la presenza di Rom e di zingari, analogamente a mesi fa”. “Non è accettabile – ha aggiunto – che si abbandoni il nosocomio a questo “scempio”, per cui sollecito le istituzioni preposte a verificare, in caso contrario siamo pronti a manifestare in massa e a presentare denunce per mancata ottemperanza di atti di controllo”.“
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2 thoughts on “Bologna Sanità: 58 mln di euro per le cure gratis agli stranieri

  1. Nella bacheca del cup di Salsomaggiore Terme, c’era (e forse c’è ancora, non ho controllato) affisso un cartello con il quale si invitavano tutti i clandestini dell’Emilia Romagna a farsi curare nel più totale anonimato, come avevano voluto i sinistroidi buonisti. Sarebbe bastato caricare i costi a tutti coloro che si erano dichiarati a favore di questa ennesima discriminazione nei confronti degli italiani. Ci provi un italiano, se ci riesce, a farsi curare senza declinarele proprie generalità, senza tesserino sanitario e codice fiscale.

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