10 lug – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha raggiunto un’intesa con il Pakistan per la concessione di un prestito di 5,3 miliardi di dollari.
Il denaro serve a salvare dalla bancarotta il Paese e a ridurre l’indebitamento estero.
L’accordo, che prevede un finanziamento a un tasso agevolato del 3% da erogare in tre anni, è stato firmato il 4 luglio a Islamabad, dopo due settimane di intensi negoziati tra una delegazione guidata da Jeffrey Franks e le autorità pachistane.
L’intesa deve però ancora ricevere l’approvazione dai vertici dell’istituzione finanziaria internazionale.
LE RIFORME OBBLIGATE. Parlando ai giornalisti in una conferenza stampa dopo la firma del documento, il ministro delle Finanze Ishaq Dar ha promesso alcune misure per il risanamento, cui una riforma per rendere più efficiente il settore pubblico e un piano di privatizzazioni. Gli economisti del Fmi chiedono di aumentare le imposte e di ridurre i sussidi statali per l’energia. Nei giorni scorsi, il neo governo di Nawaz Sharif aveva accettato di «eliminare gradualmente le sovvenzioni statali e aumentare le tariffe della corrente elettrica».