STRASBURGO – Tutti gli Stati membri dell’Ue devono aprire il mercato del lavoro a bulgari e romeni entro la fine del 2011, anticipando i tempi della fine del periodo di transizione fissati per il 2013. Lo chiede una risoluzione approvata martedi’ scorso dalla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
Secondo quanto affermato dal relatore, il popolare romeno Traian Ungureanu, dopo l’ingresso di Romania e Bulgaria nella Ue ”non si sono registrati effetti negativi” sui mercati nazionali del lavoro dei paesi che non hanno imposto contingentamenti.
”I dati ufficiali della Commissione europea dimostrano che lavoratori dall’Europa orientale – ha osservato Ungureanu – non hanno generato disoccupazione e non hanno messo sotto pressione i sistemi di protezione sociale. Al contrario, l’afflusso ha portato una crescita economica nei paesi di destinazione valutato a circa l’1% dei loro Pil”.
ansa